Il mondo, la Mia Dimora
Data: 26 Giugno 1960
Luogo: Chennai
Questo raduno Mi ricorda il mare, poiché qui, in questa sala, abbiamo flussi di persone che arrivano da varie direzioni verso Dio; persone che seguono percorsi diversi per raggiungere la pace e la felicità. La Mia Missione è donarvi Beatitudine (Ananda), e sono sempre pronto a farlo. La Mia lingua potrebbe creare qualche difficoltà a qualcuno di voi, poiché potreste non comprendere il Telugu, ma in questo raduno ci saranno anche persone che non riusciranno a seguire qualsiasi lingua Io parli; quindi, parlerò direttamente in Telugu. Ci sono quattro cose di cui ogni uomo deve interessarsi: “Chi sono io? Da dove sono venuto? Dove sto andando? Per quanto tempo sarò qui?” Ogni indagine spirituale inizia con queste domande e cerca di trovare le risposte. I quattro Veda forniscono le risposte a queste quattro domande. Supponiamo che una lettera venga inserita nella cassetta postale senza l’indirizzo di destinazione, né l’indirizzo di provenienza. Non arriverà da nessuna parte. È stato inutile scriverla. Allo stesso modo, è uno spreco essere venuti in questo mondo se non si sa da dove si è venuti e dove si sta andando. La lettera finirà all’ufficio delle lettere smarrite! L’anima individuale sarà intrappolata nel ciclo di nascita e morte e non potrà mai trovare sé stessa. Per questo, l’indagine sul Sé e per giungere con successo alle risposte corrette, è essenziale la disciplina spirituale. Le risposte devono diventare parte della vostra esperienza.
Gli esercizi spirituali devono essere svolti in modo disciplinato e sistematico, in un’atmosfera di virtù. Proprio come in questa sala abbiamo i ventilatori per rinfrescare l’ambiente e rendere possibile a un così grande numero di persone di stare seduti insieme, allo stesso modo i ventilatori della verità, rettitudine, pace e amore (sathya, dharma, santhi e prema) sono necessari per ridurre il calore soffocante dell’ignoranza, della falsità, dell’ingiustizia e dell’indisciplina. In un mondo in cui il dharma viene insultato e negato ad ogni passo, pace e tolleranza sono le strade attraverso le quali ci si può salvare. Questo è il sunto di ciò che ho da dirvi e che voi dovete coltivare. In ogni azione, praticate la tolleranza, la pazienza e il mutuo aiuto. Nella famiglia, coltivate la pazienza e il rispetto reciproco; nella comunità, coltivate il dharma e la giustizia; nella comunità globale, perseguite l’ideale della pace. Il corpo è detto essere il tabernacolo di Dio; il mondo è il corpo di Dio. Una puntura d’ago al piede viene immediatamente percepita come un’infermità del sé, perché il piede è parte dello stesso corpo. Allo stesso modo, la sofferenza in un angolo del mondo è altrettanto preoccupante per il Signore quanto qualsiasi altra sofferenza in qualsiasi altro luogo. Quando lo Stato dell’Andhra fu creato, qualcuno Mi disse che Io ero stato “tolto” dallo Stato di Madras e reso un Andhra! Io risposi che il mondo intero era la Mia Dimora e che Madras e Andhra erano stanze di quella Dimora! Il mondo è un tempio, il tempio del Signore, il Suo corpo dove Egli risiede. Venendo qui in macchina, sono passato per diverse strade e ho visto diverse sale decorate, poiché si stavano tenendo discorsi religiosi, letture ed esposizioni di testi e scritture sacre. In ogni luogo si erano radunate folle di ascoltatori; non mancava l’entusiasmo per le associazioni e il canto di gruppo. Tuttavia, l’ateismo è dilagante, e il numero di persone che negano Dio e deridono coloro che aspirano a Dio sta aumentando. Perché? Perché mangiare il cibo non garantisce di per sé la digestione. Solo la pratica, anche di una millesima parte di quanto letto o ascoltato, può veramente portare pace e gioia.
Quello di cui c’è bisogno ora è impegno, coraggio e fede. Nell’impegno, dovete seguire una abitudine regolata, appresa da qualche esperto nel campo. Per il coraggio dovete riconoscere la vostra importanza per il vostro innalzamento; non chiamatevi mai peccatori, nati nel peccato, cresciuti nel peccato e impegnati nel peccato. No; quel tipo di autocondanna non si addice a un figlio di Dio. In ognuno di voi, Dio è lo spirito che muove, l’anima stessa; come potete allora essere malvagi, quando siete qui per adempiere al Suo scopo, secondo la Sua Volontà, il Suo piano, la Sua legge? Egli vi ha dotati di molte facoltà affinché possiate cercarLo e raggiungerLo. Non siete, dunque, individui indifesi e trascurati che subiscono una condanna a morte. Siete incarnazioni della Beatitudine, nati con un’eredità ricca, che è vostra per il semplice fatto di chiederla. Solo che non chiedete. Abbiate fede nel vostro destino e lavorate con gioia e costanza per raggiungerla. La devozione (bhakthi) è semplicemente l’attaccamento (rakthi) verso Bhagavan (Dio), l’affetto verso il Supremo. Non è necessario abbandonare casa e famiglia per coltivarla. Se un seme viene piantato lontano dall’albero madre, diventa forse diverso? Se lo fate bollire, naturalmente, non crescerà più, né potrà più gravare sul mondo. Allo stesso modo, bollite i vostri istinti e impulsi, bruciate i desideri sensoriali che vi rendono schiavi. Questo vi avvicina a Dio, ovunque vi troviate.
Dall’Oceano di latte, quando fu sottoposto a zangolatura dagli esseri celesti e dai demoni, emersero la mucca dell’abbondanza (kamadhenu), l’albero che esaudisce tutti i desideri (kalpataru), la Dea della Ricchezza, l’elefante a quattro zanne di Indra e anche il più mortale dei veleni (halahala). Allo stesso modo, la mente dell’uomo è agitata ogni giorno dalle forze del bene e del male, e dalla stessa mente emergono sia il bene che il male. Il male nasce perché la mente si dirige verso i piaceri sensoriali e si perde nelle paludi dell’avidità, dell’invidia, della lussuria e dell’orgoglio. Quando il leone si sveglia dal sonno e ruggisce, tutti i piccoli animali che dominavano fino a quel momento fuggono via. Così, quando vi svegliate e ripetete il mantra Om (Pranava), tutti i meschini istinti animaleschi che si aggiravano nell’oscurità scompaiono. Nel vostro cuore risiede l’entità che è al di là del tempo e dello spazio, e se continuate a contattarla attraverso il Pranava, o qualsiasi altro simbolo, i pensieri e gli impulsi selvaggi non oseranno avvicinarsi a voi. Se possedete la Grazia di Dio, nessun pianeta può danneggiarvi; le influenze malefiche, anche delle combinazioni planetarie più potenti con cui gli astrologi vi spaventano, scompariranno in un istante. Per ottenere quella Grazia, ci sono due prescrizioni: parlate con amore, per quanto riguarda questo mondo, e dite la verità, per quanto riguarda l’altro mondo. L’Amore (Prema) è l’arma, e l’indagine è la ruota che deve essere fatta girare continuamente per ottenere la luce del prema. Fino a quando non emerge il prema, vi troverete nell’oscurità dell’odio, dove anche il più piccolo movimento genera paura e sospetto.
Non cedete mai all’indolenza o alla disperazione. Accettate con gioia le perdite e la sofferenza, poiché aiutano a rafforzare la vostra personalità. Il diamante si trova tra le rocce; è necessario fare esplodere la vena per ottenere l’oro. Seguite la rigida disciplina che il medico prescrive per far sì che il farmaco produca il miglior risultato.
La batteria della vostra “auto” si ricarica quando venite a Puttaparthi o in qualche altro luogo sacro. O almeno questo dovrebbe essere l’obiettivo di un pellegrinaggio: ricaricare la batteria del vostro sforzo spirituale e poi, una volta tornati a casa, non lasciate l’auto ferma. Se lo fate, la batteria si scaricherà; portate l’auto in giro, tenetela in movimento; in questo modo, la batteria si ricaricherà da sola. Allo stesso modo, se non continuate a frequentare la buona compagnia, a mantenere un atteggiamento positivo, a partecipare ai bhajan e a ricordare il Nome di Dio, tutta questa ricarica diventa uno spreco. Io non sono venuto per propaganda, pubblicità o per acquisire discepoli o devoti. Io sono vostro e voi siete Miei. Dov’è allora la necessità di pubblicità? Non faccio discorsi, ma offro rimedi per la vostra salute mentale e il vostro rinnovamento morale. Quindi, prendete le Mie parole come una medicina necessaria per il vostro benessere.
L’uomo non è venuto qui per dormire e mangiare; egli è venuto per manifestare, attraverso processi disciplinati, il Divino che è in lui. Per questo è chiamato vyakthi (individuo), colui che rende vyaktha (chiara) la sakthi (potenza) che è in lui – l’energia divina che lo anima. A tale scopo, è stato dotato di questo corpo e dell’intelligenza necessaria per controllarlo e indirizzarlo verso canali di attività utili. Dovete raggiungere questo obiettivo attraverso un costante impegno nella moralità e nelle buone azioni.
Sri Sathya Sai Baba