Discorsi Divini

Adorazione nella mente

Data: 17 Ottobre 1953
Occasione: Dasara, Vijayadasami
Luogo: Prasanthi Nilayam

Quando ero a Uravakonda e studiavo al liceo, sapete che un giorno me ne andai, gettai i libri e dichiarai che il Mio lavoro Mi aspettava. Lo studioso di Telugu, nel suo discorso, ha descritto a tutti voi l’episodio di quella sera. Ebbene, quel giorno in cui uscii pubblicamente come Sai Baba, il primo canto che insegnai al raduno nel giardino della casa del pandit Telugu, ove mi recai, fu:

Manasa bhajare guru charanam 
Dustara bhava sagara taranam

Invitai tutti coloro che soffrivano nell’infinito ciclo di nascita e morte affinché venissero ad adorare i Piedi del Guru (precettore spirituale), il Guru che si stava annunciando, che era tornato nuovamente per prendere su di Sé il fardello di coloro che si rifugiano in Lui. Questo fu il Mio primo Messaggio all’Umanità. Manasa bhajareAdorazione nella mente! Io non necessito delle vostre ghirlande di fiori e dei vostri frutti, cose che si possono ottenere per un’anna o due; queste non sono veramente vostre. DateMi qualcosa che sia vostro, qualcosa che sia pulito e profumato con il profumo della virtù e dell’innocenza, e lavato con le lacrime del pentimento! Le ghirlande e i frutti li portate come elementi dello spettacolo, come esibizione della vostra devozione; i devoti più poveri che non possono permettersi di portarli si sentono umiliati e dispiaciuti per la loro impotenza; non possono dimostrare la loro devozione nel modo grandioso in cui lo fate voi. Installate il Signore nel vostro cuore e offriteGli i frutti delle vostre azioni e i fiori dei vostri pensieri e sentimenti interiori. Questa è l’adorazione che più Mi piace, la devozione che apprezzo maggiormente.

Nei negozi le cose sono tenute in confezioni separate e ogni negozio si specializza in qualche particolare articolo o insieme di articoli. Ma in una mostra, centinaia di negozi si uniscono per rendere disponibili tutte le varietà di cose, e c’è un grande uso di vetrine, disposizioni e espositori. In tutti questi giorni ho fornito in generale consigli individuali, come le confezioni disponibili nei negozi, e ho dato risposte a domande individuali, Questo ‘discorso‘ di oggi è una nuova esperienza per voi. Oggi Mi rivolgo ad una platea, ma anche se per voi può essere una cosa nuova, per Me non lo è. Ho dato consiglio a grandi raduni in passato, anche se non in questa Apparizione. Ogni volta che il Senza Forma si unisce alla Forma, deve compiere la Missione, e lo fa in vari modi. Ma l’unico scopo – la rieducazione dell’Uomo – persiste, qualunque sia l’epoca. I primi sedici anni di questa Vita sono stati, come spesso ho detto, il periodo in cui predominava il Gioco Divino del Bambino, e i successivi sedici sono stati trascorsi principalmente in miracoli per dare gioia a questa generazione. Gioia e contentezza sono sensazioni di breve durata; si deve afferrare quell’umore e renderlo una proprietà permanente: la beatitudine (ananda). Dopo il trentaduesimo anno, Mi vedrete sempre più attivo nel compito dell’istruzione spirituale – insegnare all’umanità errante e dirigere il mondo lungo il sentiero della Verità, rettitudine, pace e amore (sathya, dharma, santhi, e prema). Non che sia determinato in seguito ad escludere giochi e miracoli dalla Mia attività. Intendo solo che da allora in poi il Mio compito sarà ristabilire il dharma, correggere la distorsione della mente umana e riportare l’umanità al Sanathana Dharma (l’Eterna Religione Universale). Non lasciatevi trascinare dal dubbio e dalla vana argomentazione; non chiedetevi come e se Io possa fare tutto questo. Anche i mandriani di Brindavan dubitavano che il piccolo ragazzo (Krishna) cresciuto in mezzo a loro potesse sollevare il monte Govardana e tenerlo sospeso! Quello che serve è la fede, e una fede ancora maggiore.

Una volta, Krishna e Arjuna stavano camminando insieme lungo la strada aperta. Vedendo un uccello nel cielo, Krishna chiese ad Arjuna: “È una colomba?” Arjuna rispose: “Sì, è una colomba“. Successivamente Krishna ribatté: “È un’aquila?” Arjuna affermò prontamente: “Sì, è un’aquila“. “No, Arjuna, a Me sembra un corvo. Non è forse un corvo?” replicò Krishna. Arjuna rispose: “Mi dispiace, è senza dubbio un corvo“.

Krishna rise e lo rimproverò per aver concordato con ogni suggerimento gli fosse stato dato. Ma Arjuna puntualizzò: “Per me, le Tue Parole hanno molto più peso delle prove dei miei occhi; Tu puoi renderlo un corvo, una colomba o un’aquila, e quando dici che è un corvo, deve esserlo“.

La fede implicita è il segreto del successo spirituale. Ricordate: il Signore non ama il devoto, bensì la sua devozione. La Grazia del Signore è come la pioggia, acqua pura, che cade equamente ovunque; ma il suo sapore cambia a seconda del terreno in cui scorre. Allo stesso modo, le parole del Signore sono dolci per alcuni, amare per altri. Le vie del Signore sono misteriose; Egli benedisse Vidura con le parole: “Sii distrutto” e Dussasana con le parole: “Vivi per mille anni“; Egli intendeva che l'”io” di Vidura sarebbe stato distrutto e che il malvagio Dussasana avrebbe dovuto soffrire i mali e le tribolazioni di questo mondo per dieci secoli.

Voi non conoscete le vere ragioni dietro le azioni del Signore. Non potete comprendere i motivi degli altri uomini, che sono quasi come voi sotto ogni aspetto, mossi dagli stessi impulsi e con gli stessi gusti e disgusti! Eppure, con quanta facilità scoprite le motivazioni di Colui che è molto, molto al di sopra del livello dell’umanità! Con quanta disinvoltura parlate e giudicate qualcosa che vi è estraneo come l’atmosfera per un pesce!

Ci sono quattro tipi di persone: i ‘morti‘, che negano il Signore e dichiarano di esistere solo loro, indipendenti, liberi, che si regolano e si dirigono da sé; i ‘malati‘, che invocano il Signore quando si abbatte su di loro qualche calamità o quando si sentono temporaneamente abbandonati dalle consuete fonti di soccorso; gli ‘ottusi‘, che sanno che Dio è l’eterno compagno e guardiano, ma che Lo ricordano solo sporadicamente, quando l’idea è potente e rilevante; ed infine, i ‘sani‘, che hanno una fede costante nel Signore e che vivono sempre nella Sua presenza confortante e creativa. Voi procede dalla ‘morte‘ alla ‘vita‘ e dalla ‘malattia‘ alla ‘salute‘ attraverso l’esperienza delle difficoltà del mondo. Il mondo è una parte davvero essenziale del curriculum dell’uomo; attraverso l’agonia della ricerca nasce il neonato, la saggezza. Le sofferenze ne valgono la pena, poiché indicano la nascita di una nuova vita. Da asanthi (agitazione) si raggiunge prasanthi (pace assoluta), da prasanthi a prakanthi (luminosa illuminazione spirituale), e da prakanthi a Paramjyothi (Supremo Splendore Divino). È come l’alternarsi della notte e del giorno, questo ricorrere della gioia e del dolore.. Notte e giorno sono sorelle gemelle; entrambe sono necessarie per aumentare la fertilità del suolo, per attivare e rinfrescare la vita. Sono come l’estate e l’inverno. Ci sono alcuni che Mi chiedono: “Baba! Fa’ che questa estate sia meno calda!” Ma nel calore dell’estate la Terra assorbe l’energia necessaria dal Sole, in modo che quando arrivano le piogge, possa produrre un abbondante raccolto.

Il ‘freddo‘ e il ‘caldo‘ fanno parte entrambi del Piano di Dio, e il solo vostro compito è quello di riconoscerlo e trattarli entrambi come preziosi. In natura esistono piante con le spine e senza spine; l’uomo saggio conosce il valore di entrambe. Piantate quella senza spine e la circondatela con quelle che hanno le spine, così facendo quello che coltivate rimane incolume. L’azione può salvare, così come uccidere; è come il gatto che addenta; addenta il gattino per portarlo in un luogo di sicurezza; addenta il topo per ucciderlo e mangiarlo. Diventate come il gattino, e l’azione vi salverà come farebbe una Madre amorevole. Diventate come il topo, e siete perduti. Dio attira l’Individuo verso di sé; è nella natura di entrambi avere questa affinità, perché sono la stessa cosa. Sono come il ferro e la calamita. Ma, se il ferro è arrugginito o coperto da strati di sporcizia, il magnete non può attrarlo. Rimuovete l’impedimento; è tutto quello che dovete fare. Risplendete nella vostra vera natura e il Signore vi attirerà nel Suo Seno. Prove e tribolazioni sono i mezzi mediante i quali si effettuata questa pulizia. Ecco perché Kunthi pregava Krishna, “Dacci sempre dolore, affinché non possiamo mai dimenticarTi.” Sono come le diete e altre limitazioni che il medico prescrive per integrare l’effetto del farmaco del ricordo di Dio (namasmarana).

Sai è amato da tutte le persone, quindi potete prendere un qualsiasi nome che vi dia gioia. I gusti differiscono a seconda del temperamento e del carattere che si ha acquisito attraverso generazioni di attività come essere vivente in questo mondo. Il proprietario di una caffetteria, per alleviare il mal di testa, va dal farmacista vicino per una pillola, e il farmacista, quando ha mal di testa, va in caffetteria a bersi una tazza di caffè, poiché pensa lo guarirà. Gli uomini sono fatti così: i gusti delle persone differiscono. Il saggio dice,

Sarvam Brahma Mayam
Tutto è permeato da Dio

Un altro, uno yogi, afferma che tutto è energia; un terzo, che è un devoto, sostiene che tutto è l gioco di Bhagavan (il Signore). Ognuno secondo il proprio gusto e il progresso nella propria pratica spirituale. Non metterli fretta, né ridicolizzateli, poiché sono tutti pellegrini che procedono lungo la stessa strada. L’esercizio spirituale è particolarmente importante per controllare la mente e i desideri ai quali essa corre dietro. Se vi accorgete che non riuscire ad avere successo, non abbandonate l’esercizio spirituale, piuttosto fallo con maggior vigore, dato che è la materia in cui non avete ottenuto voti sufficienti che richiede uno studio speciale, non è vero? Esercizio spirituale significa pulizia interiore, così come pulizia esteriore. Non vi sentite rinfrescati se indossare vestiti non lavati dopo il bagno, vero? Né vi sentite rinfrescati se indossaste vestiti lavati senza fare il bagno. Entrambi sono necessari, sia quello esteriore sia quello interiore (il bahya e il bhava). I bambini credono alle vostre parole quando dite loro che il poliziotto li prenderà o che il fantasma li picchierà. Sono pieni di paura, forza d’animo e fede! Ma, essendo cresciuti ed avendo riempito la testa con ogni tipo di dottrina, dogmi, teorie e argomentazioni, ora dovete usare la vostra discriminazione e scoprire Dio nel modo più difficile. Vi dirò questo, non ci sono scappatoie; tutte le creature dovranno raggiungere Dio prima o poi, per la via lunga o per quella breve.

Un desiderio conduce ad un altro; un legame ne genera altri dieci. È nella natura stessa del desiderio umano, poiché la gioia che si sperimenta attraverso la sua soddisfazione è imperfetta, limitata, temporanea, pregna di dolore. Seminate semi amari e pregate per un raccolto di dolcezza. Vi lamentate per la terra, la pianta, la pioggia. Cosa possono fare questi? I semi stessi sono malati, difettosi.

Sri Sathya Sai Baba

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