Iniziate con buone associazioni
Data: 30 Aprile 1961
Occasione: Triloknath Hall
Luogo: Lucknow
Questa raduno Mi rende molto felice, poiché persone dell’Andhra, del Mysore, del Tamil Nadu e del Kerala si sono riunite per organizzare questo incontro. È piuttosto difficile per tutti voi riunirvi in un unico luogo per un’unica funzione. Ma ricordate che avete in tutto cinque soffi vitali (panchapranas), e qui ne rappresentate solo quattro. Il quinto “soffio vitale” è l’Uttar Pradesh, e finché l’Associazione che lo rappresenta non si unisce a voi, non sarete completi, pienamente vivi! Siete tutti qui per servire questa terra e il suo popolo, quindi non dovreste sentirvi separati da essi. Cosa hanno fatto in tutti questi anni l’Associazione dell’Andhra, quella del Tamil, quella del Kerala e quella del Mysore? Ogni gruppo ha qualche festività che celebra una volta all’anno e probabilmente onora qualche persona illustre della regione a cui appartiene, quando essa giunge a Lucknow. Forse pensavate che Io fossi un Andhra o un indiano del sud! Il mondo intero è la Mia Dimora; essa ha molte stanze, e ogni Stato è solo una stanza in quella Mia Dimora. Sono venuto qui per dirvi questa verità su di Me.
E anche per dirvi che non dovete attribuire così tanta importanza alla lingua che parlate. Ciò che conta è il significato, i sentimenti che esprimete, il comportamento che adottate. Il linguaggio del cuore si esprime attraverso l’empatia, la gentilezza, il servizio, l’Amore, la fratellanza. Questo è il linguaggio che conta veramente; questo linguaggio può essere compreso da tutti. Il linguaggio della collera, dell’odio, dell’Amore, della fiducia – esso è evidente e chiaro, anche se chi parla è muto e chi ascolta è sordo! Quel linguaggio del cuore (Atmabhasha) nasce solo dalla relazione dei cuori (Atmasambandha). Il compito delle Associazioni come le vostre non è quello di sottolineare la differenza tra una lingua e l’altra, e iniziare a litigare o vantarsi della superiorità della propria lingua, bensì quello di superare la barriera delle molteplici lingue imparando e utilizzando il linguaggio comune, facile da parlare, il linguaggio del cuore facilmente comprensibile. Le religioni sono molte ma la via è la medesima; i fiori sono molti ma l’adorazione è la stessa; le professioni sono molte, ma la vita è la stessa. Perciò, dovete vivere tutti in concordia e fratellanza, aiutandovi a vicenda e amandovi gli uni gli altri. I bisogni fondamentali degli uomini sono quelli menzionati nella preghiera degli antichi: “Conducimi dal non reale al reale, dalle tenebre alla luce, dalla morte all’immortalità – Asatho ma sath gamaya, Thamaso ma jyothir gamaya, mrithyor ma amritham gamaya“. Gli uomini vogliono la Verità; si disgustano della falsità. Vogliono la Luce; vengono sopraffatti dalle tenebre. Non vogliono la morte; vengono straziati dalla nascita e dalla morte. Questa preghiera si leva da ogni persona, che sia un’Andhra, un Malayali o un Mysoreano. Questo desiderio non ha alcuna relazione con la terra di nascita con la lingua parlata, o con la forma della Divinità venerata. È, ovunque e in ogni tempo, il grido dell’umanità.
Queste tre cose – Verità, Luce, assenza di Morte – possono essere ottenute solo mediante le pratiche spirituali, seguendo il sentiero dell’Amore e della verità. Scoprire quel sentiero e descriverlo è stato il peculiare contributo della Nazione Indiana (Bharathavarsha), ed è una vergogna se voi – che siete tutti figli di Bharathavarsha, qualunque sia il nome dello Stato da cui provenite – non aderite a quel sentiero e non mostrate con il vostro stile di vita che la via indiana è la via verso la vera gioia. Pertanto, desidero chiedervi questo: perché non potete riunirvi ogni giorno, o più volte alla settimana, per meditare sul Signore, per ascoltare la descrizione della Sua Gloria, per studiare dalle Scritture le tecniche della ripetizione del Nome e della meditazione? Considerate che la durata assegnata alla vita si consuma di momento in momento. In effetti, la vita è un’offerta versata nel Fuoco del Tempo. Il sole, quando sorge e tramonta, vi ruba giorno dopo giorno frazioni della vostra vita, inesorabilmente, costantemente, senza interruzione. Quindi, fate il miglior uso possibile del tempo che avete. Ricordate che il Signore è l’Incarnazione del Tempo (Kalaswarupa). Anche la più piccola frazione di tempo sprecata, o mal utilizzata, è un tradimento verso Dio. Rendete ogni istante sacro, compite azioni pie, abbiate pensieri buoni, e tenete sempre nella mente il Nome e la Forma del Signore. Unitevi tutti ad una buona associazione – un’associazione di persone tutte sincere, semplici e devote. Riunitevi ogni giorno verso le 17 e ascoltate o cantate i Nomi del Signore, meditate o ripetete i Nomi del Signore fino alle 20 circa. Ciò vi darà tanta pace (santhi) e favorirà l’amore reciproco e la fratellanza. Che i vari ruscelli del Telugu, del Malayalam, del Kannada, del Tamil e dell’Hindi confluiscano nell’oceano della beatitudine (ananda). Questa è la vera beatitudine. Oggi ne assaporate il primo barlume; rendete questo un avvenimento ricorrente.
Ogni Paese è un arto nel Corpo di Dio. Egli è consapevole del minimo dolore o sensazione nella parte più lontana della creazione, poiché anche quella è il Suo Corpo. Egli è il Signore dell’Universo. Egli è la sorgente segreta di ogni attività. Abbiate fede in questo e coltivate il più ampio Amore verso tutti. Badate a non abbandonare l’Amore, né a deviare dalla virtù (dharma). Procuratevi la prosperità (artha) aderendo al dharma e mantenete sempre un solo desiderio: ottenere la liberazione; questa è la via per realizzare i quattro scopi della vita. Lasciate che il dharma domini la prosperità e che la liberazione (moksha) domini il desiderio carnale (kama); allora la vostra vita sarà un successo. L’ho detto tante volte, proprio come si deve mangiare ogni giorno, anche questo va ripetuto ancora e ancora. Vi lavate il viso più volte al giorno, non è così? Allo stesso modo, anche questo consiglio deve essere dato ripetutamente. I Veda ripetono anch’essi gli insegnamenti essenziali affinché penetrino nella mente delle persone. Tramite il mangiare (bhukthi), il corpo è mantenuto in buone condizioni; ciò aiuta a coltivare l’abilità (yukthi) per affinare l’intelletto (buddhi) e renderlo uno strumento di saggezza e discernimento; poi, il mangiare (bhukthi) si sviluppa in cose e atteggiamenti benefici. Questo tipo di attaccamento a cose ed emozioni edificanti induce gradualmente lo spirito di rinuncia. Il passo successivo è la devozione, il desiderio travolgente di vedere il Signore e servirLo; la Devozione produce la saggezza spirituale (jnana), che non vi è nulla oltre al Signore e quell’Uno è Brahman stesso. Così, si è liberati, ossia si ottiene mukthi. Ogni passo in questa catena è importante, quindi non vi chiederò nemmeno di rinunciare a mangiare. Parlo sempre del sentiero della Realtà Divina e del sentiero della Rettitudine; essi sono le due ruote della bicicletta che dovete guidare. In passato, vivere non era così difficile, ma ora, poiché si tratta di guidare un veicolo a due ruote, sono necessarie abilità e vigilanza per mantenere l’equilibrio ed evitare di cadere.
Il Governatore, nel suo discorso introduttivo, ha parlato della povertà dell’India e ha deplorato questa condizione. Ma perché deplorare la condizione di una terra in cui il Signore Stesso si muove come Avatar? In che cosa siete carenti? Questa terra è pienamente dotata di tutte le risorse necessarie per una vita felice. Le persone possono ottenere tutta la luce che desiderano semplicemente accendendo l’interruttore! Ma non sanno come farlo o dove si trovi l’interruttore, tutto qui. La Natura è generosa; il Signore sta riversando la Sua Grazia. Cos’altro è necessario? Mi sento ferito quando qualcuno definisce questa terra carente o povera. Può darsi che alcuni non conoscano i metodi per arricchirsi, o che non desiderino adottarli. Ma tutti conoscono i mezzi per ottenere la pace interiore. Questo è davvero un grande bene. L’India possiede il tesoro che la renderà il Guru dell’intera Umanità. Le persone nate qui sono in effetti più fortunate delle altre, ma anche la loro responsabilità è maggiore. Non dovrebbero abbattersi o deprimersi per la loro povertà, o per il loro ‘basso‘ tenore di vita. Dovrebbero dimostrare con la propria vita che la disciplina spirituale rende più felici e più coraggiosi nell’affrontare la battaglia della vita. Il mondo soffre oggi per un eccesso di conoscenza; la virtù non è cresciuta in proporzione all’avanzamento della conoscenza. Questa è la causa principale della miseria nella società umana. Dei due pneumatici del veicolo che l’umanità sta guidando, il pneumatico della ruota del Brahman è sgonfio, e deve essere riempito pompandovi dentro il Nome del Signore. Non si può andare lontano con un pneumatico sgonfio. Pertanto, avviate una sacra associazione, coltivate buone attività e traetene gioia. Questo è il Mio suggerimento per voi oggi.
Quando andate a fare un bagno in un fiume sacro, il sacerdote vi chiede di immergervi tre volte. Non pensate che le tre immersioni siano semplicemente una convenzione. Esse servono a purificare il corpo grossolano, quello sottile e quello causale. Servono a purificare l’esterno, l’interiore e l’intimo (bahya, bhava e chittha). Servono a consacrare l’azione, la contemplazione e la conoscenza sacra (karma, upasana e jnana).
Sri Sathya Sai Baba