Discorsi Divini

L’anima chiama l’Anima Suprema

Data: 23 Ottobre, 1961
Occasione:
Luogo: Prasanthi Nilayam

Non c’è scarsità di libri che promettono di aiutare le persone a scoprire sé stesse; non c’è penuria di discorsi volti a guidare i loro passi verso la meta. Bhadhram è solo uno fra i mille che avrete già ascoltato. Avete letto molto e ascoltato molti più discorsi. Il corpo cresce e persino comincia a decadere, ma la mente diventa sempre più complessa e difficile da controllare; cresce nell’irrequietezza. Ciononostante, le pratiche spirituali o non vengono intraprese, oppure, anche quando iniziate, rimangono stazionarie e discontinue. La sofferenza può essere superata solo tramite il desiderio ardente per il Signore. Dovete ardere dal desiderio di essere liberi, di liberarvi dalle catene che ora vi legano – la catena di ferro della povertà o la catena d’oro della ricchezza. Bramate come un bambino che piange disperatamente chiamando la madre, con la disperazione di un vitello che muggisce per la mucca, con la pietà di un mendicante affamato che implora un boccone di cibo. Lasciate che il grido venga dalle profondità del cuore, da un cuore che non può più sopportare la catena degli attaccamenti. Il Signore non sarà attratto dal chiasso pomposo o dalla vuota ostentazione. Egli s’arrenderà solo al richiamo della parentela, all’appello dell’anima individuale all’Anima Suprema (Atma al Paramatma).

In un villaggio nel Sud dell’India, nella regione del Tamil, vi era un certo servo di Dio di nome Thangalur. Aveva udito della grandezza spirituale del santo Appar e sviluppato una profonda ammirazione per lui. Così costruì case di riposo in suo nome e diede ai suoi figli nomi ispirati a lui, affinché crescessero nell’alone della sua gloria. Donò terre e case, tutto in nome del santo che non aveva mai visto. Vedete come in questo caso la fede ha preceduto l’esperienza. Vi sono altri che invece richiedono l’esperienza prima di fissare la propria fede. Il primo cammino è più emozionante e duraturo. Abbiate fede nel medico e nel farmaco, e allora la medicina vi guarirà. Non aspettate che la medicina curi la malattia per sviluppare fiducia nel farmaco e nel medico. Se aspettate di imparare a nuotare prima di entrare in acqua – come potreste allora provare il brivido di una sana nuotata? Tuffatevi con coraggio e iniziate a muovere braccia e gambe, oppure abbiate con voi una zucca secca, o una camera d’aria gonfiata che vi tenga a galla. Questo significa: cercate un guru che si assicuri che non affondiate. Orbene, un giorno, per caso, lo stesso Appar arrivò a Thangalur, poiché aveva smarrito la strada e dovette deviare. Notò ovunque nella cittadina Case di riposo Appar e Opere caritatevoli Appar, e si meravigliò di come il suo nome l’avesse preceduto. Allora Adigal corse verso il suo guru, lo condusse a casa e preparò per lui un sontuoso banchetto. Quando il figlio maggiore andò nel giardino a tagliare alcune foglie di banano per la cena, fu morso da un serpente e morì sul posto. Adigal, tuttavia, non fu minimamente turbato; coprì il cadavere ammucchiandovi sopra foglie secche, e proseguì con le formalità dell’ospitalità per il guru tanto atteso. Tuttavia, il guru insistette che tutti i figli di Adigal sedessero accanto a lui durante il pasto, e ordinò al padre: “Va’, chiama qui tutti“. Adigal fece come gli era stato comandato. Chiamò, e il figlio morto si alzò. Anche lui venne e si sedette a cena con gli altri. Quando seppe ciò che era accaduto, Appar disse: “La vostra fede è più grande del mio potere (sakthi)“. Quando una casa deve essere dichiarata abitabile, l’ingegnere ne testa le fondamenta. Anche il Signore mette alla prova le fondamenta per vedere se la fede è autentica e profonda. Shiruthondar, un devoto di Siva, fu similmente messo alla prova da Siva, che gli apparve come un asceta. Quando Shiruthondar dimostrò di non avere attaccamento al mondo, Siva si rivelò e disse: “AdoraMi come il tuo proprio Sé“. Shiruthondar domandò: “Rivelami la tua Immanenza in tutta la creazione, e allora io adorerò Me stesso, perché allora saprò che io sono realmente Te“. Siva lo benedisse, ed egli vide tutto come Luce. La visione fu il culmine della sua carriera nell’illusione. Si fuse come la luce si fonde nella Luce, senza rumore e senza annuncio. Persino il suo corpo divenne una scia di luce, che salì nelle profondità dello spazio.

Reclamate ulteriori esperienze della Mia natura divina e chiedete che la vostra fede venga così rafforzata. Ma per conoscere il sapore dell’acqua del mare, una goccia sulla lingua dovrebbe bastare; non è necessario berla tutta. È la vostra instabilità, il vostro egoismo, il vostro orgoglio che vi fanno dubitare e negare ciò che una volta avete assaporato. Non è forse sufficiente un’unica esperienza? Ebbene, lasciate che vi chieda: come può il limitato conoscere la profondità dell’Illimitato? Come può una formica penetrare in una montagna? Vi è impossibile sapere come o perché Io crei le cose nella Mia Mano. Oppure, considerate questo: non avete nemmeno la pazienza di sopportare i problemi di una sola famiglia, sebbene la responsabilità sia palesemente vostra. Immaginate allora quale debba essere la Mia pazienza, per ascoltare, affrontare e risolvere i problemi di decine di migliaia di famiglie, con un Amore raro persino tra i genitori. No. Siete incapaci di misurare Me. Non potete mai comprendere la forza di questo legame ultraterreno che vi unisce a Me. L’esperienza di tale legame verrà a voi all’improvviso. Il vostro dovere è attendere quel momento. Credete e siate benedetti. Ora state adorando Siva, Narayana, Rama, o Krishna, giusto? DiteMi, come avete iniziato? Prima di cominciare, quale esperienza avevate della compassione di Rama, della pace interiore o dell’Amore? O della compassione o dell’Amore di Krishna?

Quando questa Grande Energia Divina (Mahasakthi) decise di lasciare il corpo precedente nel 1918, a Kaka Saheb Dikshit fu detto che entro 8 anni sarebbe rinata. Anche Abdul Baba fu informato che entro 7 anni si sarebbe manifestata nello Stato di Madras. Tre mesi dopo la sepoltura, apparendo davanti a una casa a Kirkee, in risposta ad una domanda sulla morte del corpo, fu fatta la seguente dichiarazione: “Il corpo se n’è andato, ma riapparirà di nuovo.” Si disse che sei mesi dopo la sepoltura, quando vi fu un’apparizione a Dwarakamayi, recando con sé una familiare lattina di latta [un oggetto semplice e ordinario, ben noto ai devoti del tempo, utilizzato quale segno tangibile e riconoscibile della continuità della Presenza Divina, nonostante il cambiamento del corpo, ndr]. Il messaggio fu inviato a Das Ganu e Mahlaspathi. La dichiarazione fatta a Kaka Saheb fu che la Manifestazione sarebbe avvenuta dopo 8 anni, non “in un corpo di otto anni“. Fu registrata così, perché Kaka Saheb si affidò alla memoria e la scrisse solo molto tempo dopo. La cifra 7 si rivelò vera; poiché questo corpo si incarnò nel 1926 dopo aver trascorso dieci mesi nel grembo. Quindi, anche l’affermazione degli 8 anni fatta a Kaka Saheb è vera. La vostra fede in ciò che avete visto e che state vedendo non è ancora stabile; permettete che le vostre orecchie ascoltino chiunque, e queste vi tentano a negare l’evidenza dei vostri occhi. Che stato pietoso è questo! Quando dipingete un’immagine di qualcosa che non avete mai visto, avete tutta la libertà di disegnarla come la fantasia vi suggerisce. Ma provate a disegnare un pavone, un uccello che avete visto, e vi renderete conto che è un’impresa assai difficile. Così pure, è difficile avere una giusta idea di Me, che vedete, benché siate abili nell’immaginare Rama e Krishna con questa o quella Forma. Vi sono centinaia di immagini, idoli e ritratti del corpo prezioso che sono caricature ripugnanti, poiché non avete nella mente un’immagine corretta. Anche quando la fede è appena germogliata come una tenera pianticella, qualcuno sussurra una storia e il dubbio attacca la pianta come un parassita letale, poiché i meschini e gli ignobili vedono tutto come meschino e ignobile. Essi si compiacciono solo del meschino e dell’ignobile! Cercate il bene, il nobile, l’elevato, e vedrete solo quelle cose intorno a voi. Non cercate, come i corvi, carogne e immondizie. Se avete fede, il Signore che è il nucleo del vostro essere, si manifesterà; Egli è a vostra portata, a condizione che tendiate la mano. Non cercate di coprire i vostri difetti o di nascondere i vostri vizi sotto un mantello di religiosità. Siate sinceri con voi stessi. Siate consapevoli di Lui, che è il Testimone eterno. Egli vede e conosce tutto.

Esaminate ogni vostro atto e assicuratevi di compierlo con il minimo rumore possibile. Svolgete tutte le vostre attività con il minimo delle parole. Non gridate ad una persona che si trova lontano; avvicinatevi a lei o fate cenno a lei di avvicinarsi a voi. Il rumore forte è un sacrilegio nei confronti del cielo, proprio come ci sono usi sacrileghi della terra e dell’acqua.

Sri Sathya Sai Baba

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