Limiti e progressi
Data: 10 Ottobre 1961
Occasione: Sathya Sai Hospital
Luogo: Prasanthi Nilayam
Jonnalagadda SathyaNarayanamurthy vi ha deliziato così tanto, poiché ha parlato con dolcezza e soavità con il suo stile affascinante. Egli è rientrato dalla Russia, dove c’è troppa agitazione, a questo luogo tranquillo, questa Dimora della Suprema Pace (Nilayam di Prasanthi). Questa funzione è connessa ai mali fisici e alla loro cura e prevenzione, dunque anch’Io devo limitare i Miei commenti a tale ambito. L’umanità soffre di due tipi di problemi: quelli fisici, dovuti allo squilibrio tra i tre umori vento, bile e flegma, e quelli spirituali, dovuti allo squilibrio delle tre qualità (guna) purezza, passione e inerzia (satvico, rajasico e tamasico). SathyaNarayanamurthy ha esposto alcuni esempi commoventi delle sofferenze provocate dal ricorso a un medico negligente e ignorante. Concordo anch’Io sul fatto che sia saggio regolare la propria vita in modo così intelligente da non aver bisogno di rivolgersi a un medico. La malattia è dovuta alla negligenza di alcune semplici regole di alimentazione e consumo di bevande salutari, e dai danni arrecati all’organismo da abitudini viziose e desideri stolti. Gli uomini si rovinano per avidità e lussuria, ansia e paura; diventano facile preda della loro insaziabile sete di una vita felice. Non conoscono la fonte e la sorgente della felicità, che risiede dentro di loro; credono di poter ottenere felicità in abbondanza e in breve tempo correndo dietro al miraggio della moda o della fantasia, dell’eccitazione o del divertimento. Pensano che lasciarsi trasportare dalla corrente impetuosa e tumultuosa del mondo possa aiutare, ma ciò li getta soltanto in un’insopportabile agitazione e nausea. La gioia è un sentimento soggettivo; non è insita nel mondo oggettivo. Voi siete il testimone, separato dalla scena; siete il veggente e non il visto (il drashta, non il dhrik o il drisya).
Lo schermo è la Verità (Sathya) mentre le immagini che vi scorrono sopra sono false (mithya). Quando guardate il film, non vedete lo schermo come schermo; dimenticate la sua esistenza e pensate che ci sia soltanto l’immagine e nulla altro come base. Ma lo schermo è presente per tutto il tempo, ed è solo grazie allo schermo che potete fare esperienza dell’immagine. Narayana (Dio) è lo schermo e il mondo oggettivo (prakriti) è il film. Quando la rappresentazione è in corso, lo schermo è la base e il mondo oggettivo diventa Dio onnipervadente. Lo schermo è la Verità; la storia è la vita mondana (samsaram), poiché ha solo un po’ di essenza (saram). Surdas, il cantore cieco, aveva Krishna stesso come suo ardente ascoltatore quando cantava seduto di fronte a Lui, che, sotto le sembianze di un giovane mandriano, canticchiava in segno di apprezzamento; Surdas lo prendeva per un pastore dei villaggi circostanti, sebbene cantasse che tutti gli esseri sono Sue Forme. Un giorno, Krishna gli rivelò di essere l’Eroe del suo cuore. Krishna gli toccò gli occhi con le Sue divine dita, e Surdas poté vederLo! Surdas poté udire gli stessi identici accordi del flauto provenire dalle labbra di Krishna che aveva sempre udito ogni volta che cominciava a meditare sul Signore. In verità, aveva sempre cercato soltanto di mettere quella musica in versi. Egli dichiarò, allora, di non desiderare vedere altre cose con la vista che gli era stata concessa; disse che gli occhi interiori erano sufficienti. La visione interiore purificata dona gioia duratura e, pertanto, salute costante. I Veda e le Scritture (Sastra) prescrivono i processi appropriati per purificare i quattro strumenti: mente, intelletto, memoria ed ego.. Alcuni respingono i Veda e i Sastra considerandoli come vincoli al pensiero e all’azione, ma essi sono “argini” che regolano il flusso dei sentimenti, delle emozioni e degli istinti lungo canali sicuri.
Venendo all’argomento più diretto dei mali fisici, devo dirvi che dovete praticare la moderazione nel cibo, nel bere, nel sonno e nell’esercizio. Cibo sano assunto in quantità moderate, a intervalli regolari – questa è la prescrizione. Il cibo puro e salutare (satvico) favorisce l’autocontrollo e l’intelligenza più del cibo che produce passione (rajasico) e di quello impuro (tamasico). Pertanto, per gli aspiranti spirituali, il cibo puro e salutare è molto necessario. In una delle prigioni di questo Stato, vi era un tempo un’anima molto pura, devota agli ideali spirituali, che praticava con attenzione la disciplina spirituale. Aveva raggiunto un livello molto elevato nella meditazione e nella concentrazione. Un giorno, però, mentre sedeva per meditare, sentì in sé affiorare emozioni selvagge, e rimase scioccato nel constatare che non riusciva, nonostante uno sforzo tremendo, a reprimere i pensieri pieni d’odio e omicidi che si erano impadroniti di lui. Fu scosso dal tormento, e anche il suo Guru fu turbato da quanto era accaduto. Il Guru indagò a fondo nella storia del discepolo, ma non riuscì a trovare alcuna ragione valida per la tragedia. Alla fine, scoprì che un certo fanatico assassino aveva prestato servizio come cuoco nella cucina del carcere il giorno precedente la calamità e i suoi odiosi pensieri omicidi avevano permeato il cibo che aveva cucinato e che il discepolo aveva consumato. Sottile e invisibili forme-pensiero possono passare da una persona all’altra tramite tali mezzi. Qui, bisogna essere molto cauti riguardo al cibo, specialmente quando si è incamminati verso Dio, attraverso il ripido sentiero dello yoga. Anche il sonno deve essere regolato e moderato; è importante quanto il lavoro e l’alimentazione. Ricordate inoltre che il vestito serve primariamente a proteggere dal caldo e dal freddo, non a ostentare vanità anche a costo della salute. Anche una condotta virtuosa garantisce la pace mentale, la quale a sua volta vi salva da molte malattie fisiche e mentali. Se oltrepassate i limiti (mithi), perdete il vostro progresso (gathi).
Soprattutto, compiete ogni atto come offerta al Signore, senza esaltarvi per il successo né abbattervi per la sconfitta; questo dona l’equilibrio e la serenità necessari per navigare nelle acque dell’oceano della vita. È la mente che costruisce il corpo, rendendolo forte e splendente, oppure lo consuma fino a ridurlo a pelle e ossa. Perché l’essere umano (manushya) sia forte, la mente (manas) deve essere forte. Vivete sempre come servi del Signore che è dentro di voi, allora non cadrete in tentazione né precipiterete nel male. Abituatevi a vivere nella luce di Dio. È l’abitudine che riabilita chi è caduto. Abbiate l’atteggiamento di assoluta auto resa (saranagathi), altrimenti il vostro destino sarà shara-gathi (il movimento di una freccia). Per questo Krishna disse: “Che la vostra mente sia assorbita in Me (Manmanabhava)!” Potete viaggiare su una bella automobile di vostra proprietà, ma affidate ogni giorno, senza pensarci un attimo, l’auto, voi stessi e la vostra famiglia all’abilità e alla presenza mentale dell’autista. Tuttavia, quando vi si consiglia di affidare le vostre faccende al Signore, il potere dell’illusione mondana (mayasakthi) esita e si rifiuta! Rifiuta di arrendersi al Potere Divino (Mahasakthi). Cosa si può dire di una simile assurda presunzione! Se avrete la totale auto resa, sarete sempre contenti, sempre così felici e in salute. Allora, questo ospedale potrà essere chiuso per mancanza di pazienti; potrà benissimo essere usato per ospitare i devoti e offrire loro alloggio!
Tutto ciò che mangiate, tutto ciò che vedete, tutto ciò che udite e tutto ciò che assorbite attraverso i sensi lascia un’impronta sulla vostra salute. Vi sono tre tipi di reazione che di solito si hanno dal mondo esterno, e tre tipi di persone in cui predomina l’una o l’altra: il cotone, che si imbeve di qualunque cosa in cui viene immerso; la pietra, che resta indenne da ogni influenza; e il burro, che è modificato da qualunque cosa incontra, anche da un po’ di calore. Gli uomini “burro” sono mossi per una simpatia immediata, sia per la gioia che per il dolore altrui. Non siate, come certi malati mentali, costantemente preoccupati per qualche piccolo disturbo o altro. Abbiate coraggio, questo è il miglior tonico. Non arrendetevi prima che sia necessario. Non è la lunga vita ciò che conta; se vivete a lungo, potrebbe arrivare un tempo in cui dovrete pregare il Signore di portarvi via, di liberarvi dalle tribolazioni. Potreste perfino arrivare a incolparLo per avervi ignorati e per aver benedetto altre persone più fortunate con la morte! Preoccupatevi, sì, del successo o del fallimento nel raggiungere il vero scopo della vita. Allora vi saranno concessi tutti gli anni necessari per realizzare quel desiderio. Anelate, anelate, anelate intensamente, e il successo sarà vostro. Ricordate: siete tutti destinati a vincere; per questo siete stati chiamati e avete risposto alla chiamata di venire a Me. Quale altro compito ho se non quello di elargire Grazia? Con il darshan – vedere, toccare e parlare con Me – partecipate a quella Grazia. Quando quello si scioglie e questo si scioglie, i due possono fondersi. Non trattateMi come se fossi lontano, bensì come se fossi molto vicino a voi. Insistete, reclamate, esigete la Grazia da Me; non lodate, esaltate e non strisciate. Portate i vostri cuori a Me e conquistate il Mio Cuore. Nessuno di voi Mi è estraneo. Portate a Me le vostre promesse e Io vi darò la Mia Promessa. Ma prima assicuratevi che la vostra promessa sia autentica, sincera; assicuratevi che il vostro cuore sia puro: questo è sufficiente.
Voi dite: “Ho la febbre“. Ma da dove l’avete presa? Da Kali? Da Gaya? Essa è venuta da dentro di voi, non da qualche luogo esterno a voi. Quando avete sviluppato l’itterizia, tutto vi appare giallo. Anche l’egoismo è un’itterizia, che distorce la vostra visione e vi fa vedere le cose in modo errato. È dovuto all’impurità interiore, ai difetti interiori. Liberatevi di quell’egoismo e tutto sarà Amore, Pace, Unità, Uno.
Sri Sathya Sai Baba