Discorsi Divini

Scintille di Compleanno

Data: 23 Novembre 1961
Occasione: Compleanno – 36
Luogo: Prasanthi Nilayam

Questo giorno, 23 novembre 1961, è significativo in più di un senso. Non è soltanto il giorno che segna la data di nascita di questo Avatar. Anche il precedente Avatar Sai fu inaugurato in un giovedì, e nel giorno successivo al plenilunio del mese di Karthika. Anche oggi è il giorno successivo al plenilunio di Karthika ed è un giovedì! Siete tutti fortunati ad aver potuto giungere a Prasanthi Nilayam da grandi distanze e ad avere questa udienza (darshan) in questo giorno propizio. Ma la gioia che ottenete oggi è solo un richiamo della gioia piena ed eterna che vi attende, in verità, che attende tutta l’umanità. Quella gioia è vostro diritto di nascita; questa beatitudine momentanea non è che una goccia di quell’oceano; per ottenerla, dovete dedicarvi alla pratica spirituale, continua e consapevole. Il simbolo sulla Bandiera di Prasanthi, il simbolo che è stato eretto in forma concreta di fronte al Nilayam, deve perciò essere chiaramente compreso da ognuno di voi. Sconfiggete la lussuria, la collera e l’odio, vagate nell’estensione dell’Amore equo e imparziale per tutte le cose create, e allora sarete idonei alla comunione interiore con il Divino (yoga), che aprirà i petali del vostro cuore. Allora, dal profumo e dalla bellezza di quel loto emergerà la fiamma della saggezza spirituale, che illuminerà l’illusione del mondo (maya) fino a dissolverla, finché voi e la fiamma diventerete Uno. È quando vi avvicinate che essa appare in tutta la sua maestà, in tutta la sua grandezza travolgente. Supponete di vederla piccola: che cosa indica ciò? Non che essa sia piccola, ma che voi siete lontani! Ricordate. Il sole e la luna appaiono enormi, molto più grandi delle stelle, poiché sono vicini, mentre le stelle sono lontane. Avvicinatevi al Signore e realizzateLo come Grande; non restate lontani a sproloquiare che Egli è piccolo!

L’Incarnazione avviene allo scopo di promuovere la rettitudine (dharma), per delimitarla e indirizzarla, e per mostrare all’umanità il vero sentiero dell’azione priva di desiderio. Questo è l’unico compito al quale Io sono impegnato, attraverso vari canali. Invece di riformarvi a vostra insaputa, è meglio riformarvi con la vostra cooperazione e consapevolezza. Perciò, Io vi rivelo la Mia Gloria, di tanto in tanto, in minima parte, attraverso ciò che voi chiamate miracoli. Io non li compio per fama e notorietà; Io sono miracoloso per Mia stessa Natura! Ogni Mio istante è un Miracolo! I miracoli sono al di là della vostra comprensione, della vostra arte, abilità e intelligenza. Devo salvare ciascuno di voi. Anche se dite di no e vi allontanate, Io lo farò. Coloro che si sono allontanati da Me devono tornare nel gregge, prima o poi, poiché non permetterò loro di rimanere lontani a lungo. Li trascinerò verso di Me. Questa è la Mia natura fondamentale, Amore e misericordia. Oggi, in questo incontro, in quanto membri di questa assemblea, siete tutti colmi di gioia. Lo vedo chiaramente. Ma questa è momentanea, non durerà. Siete tutti destinati a regni più vasti di gioia, a sorgenti più profonde di gioia, e a una gioia che è eterna. Il vostro vero dharma, lo scopo per cui avete preso nascita umana, è di conquistare e godere quella beatitudine, che nessun contatto esterno può mutare o diminuire. Conquistarla è abbastanza facile. Può riuscirci chiunque si sieda tranquillamente ed esamini sé stesso e la propria mente, senza lasciarsi influenzare da simpatie e antipatie. Si scopre allora che la vita è un sogno e che si possiede un rifugio di pace nel proprio cuore. Si impara a immergersi nelle sue fresche profondità, dimenticando e ignorando i colpi della sorte, sia buona che cattiva.

Il medico prima diagnostica la malattia. Poi prescrive il trattamento. Allo stesso modo, anche voi dovete sottoporvi alla diagnosi della vostra malattia, ovvero la miseria, la sofferenza e il dolore. Indagate senza timore e con attenzione, e scoprirete che, mentre la vostra natura fondamentale è beatitudine (ananda), vi siete falsamente identificati con il temporaneo, il frivolo e l’insignificante, e che è l’attaccamento a provocare tutto il dolore. Dovete realizzare che sia la gioia sia il dolore sono fasi passeggere, come nuvole bianche o scure nel cielo azzurro, e dovete imparare a trattare sia la prosperità sia l’avversità con equanimità. Se solo il tempo fosse ben utilizzato, l’ignorante (pamara) potrebbe diventare un asceta del più alto ordine (un Paramahamsa), e quell’asceta potrebbe a sua volta essere trasfuso nella Sostanza e Sostrato Universale (Paramatma). Proprio come un pesce può vivere solo quando è immerso nell’acqua, quando sente l’elemento tutto intorno a sé, così anche l’essere umano è un animale che può vivere solo quando è immerso nella beatitudine (ananda). Si deve avere beatitudine non solo in casa, nella società e nel mondo, ma, più di tutto, nel cuore. In verità, la beatitudine nel cuore produce beatitudine ovunque. Il cuore è la sorgente della gioia. Quella sorgente deve essere toccata dalla meditazione costante, dalla recitazione del Nome di Dio e dal dimorare, di tanto in tanto, nella Gloria, nella Grazia e nelle inesauribili manifestazioni del Signore. Aggrappatevi saldamente alla meta; il devoto non deve mai retrocedere. Non cedete mai al dubbio o alla disperazione.

Una persona che guida un’auto si concentra sulla strada perché è desiderosa di proteggere sé stessa e gli altri dagli incidenti. In questo caso è la paura a indurre la concentrazione. L’Amore è una forza ancora più grande che favorisce la concentrazione. Se avete Amore saldo e risoluto, la concentrazione diventa intensa e incrollabile. La fede si sviluppa in Amore, e l’Amore sfocia nella concentrazione. La preghiera è possibile e comincia a dare frutti in tali condizioni. Pregate usando il Nome come simbolo del Signore. Pregate mantenendo tutte le onde della mente placate. Pregate come adempimento di un dovere per la vostra stessa esistenza reale, come unica giustificazione della vostra venuta al mondo in forma umana. “Mio” e “tuo” – questi atteggiamenti servono solo per identificazione. Non sono reali; sono temporanei. “Suo” – questa è la verità, l’eterna. È come il preside di una scuola che ha in carico temporaneamente la mobilia della scuola. Egli deve riconsegnare gli oggetti quando viene trasferito o va in pensione. Trattate tutte le cose di cui siete dotati proprio come il preside tratta la mobilia. Siate sempre consapevoli che il controllo finale è imminente. Attendete quel momento con gioia. Siate pronti per quell’evento. Tenete i vostri conti in ordine e il bilancio già calcolato per essere consegnato. Trattate con cura e diligenza tutte le cose che vi sono state affidate. Narayana è il Signore dell’Acqua; (naram significa acqua). Ma qual è l’acqua della quale Egli è il Signore? Egli risiede nel cuore, e la Sua presenza, quando viene riconosciuta, scioglie anche il cuore più duro, e l’acqua sgorga dall’occhio come lacrime di gioia, gratitudine e pienezza! Si dice che la Sua Presenza sia stata riconosciuta dalla persona quando essa è pervasa dalla compassione, che la rende triste quando un altro è triste e gioiosa quando un altro è pieno di gioia. Narayana è Colui che porta lacrime di gioia agli occhi! La funzione delle vostre ghiandole lacrimali è di esprimere la gioia interiore, non di piangere come uno stolto o un codardo.

La persona devota a Dio non conosce fallimento. Il Nome del Signore, se pronunciato con sincerità, supera ogni ostacolo. Esso è intriso di dolcezza; non ha in sé neppure la minima traccia dell’amarezza della sconfitta. Quando il Salvatore è al vostro fianco, perché dubitare che sarete salvati?

Sri Sathya Sai Baba

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