Siate eroi, non zeri
Data: 03 Settembre 1958
Luogo: Peddhapuram
Sono felice di poter conversare ora con così tanti di voi contemporaneamente. Ieri e l’altro ieri ho avuto la stessa felice esperienza, e in migliaia hanno condiviso la gioia delle parole pronunciate. Ora il mondo intero è molto agitato; è colmo di malcontento e ansia, paura, piccole fazioni e odio. Per calmarlo, tranquillizzarlo e rimuovere il malcontento e l’ansia, dovete avere entusiasmo e coraggio. Quando la sconfitta e la delusione vi guardano in faccia, non dovete cedere alla debolezza o allo scoraggiamento. Non condannatevi mai come inferiori o inutili; analizzate la sconfitta e individuate le cause per evitarla la prossima volta. Dovete avere muscoli di ferro e nervi d’acciaio. Allora la vostra determinazione genererà essa stessa la necessaria fiducia, che vincerà ogni opposizione. Per il raccolto della vita, il coraggio e la fiducia sono il miglior concime così come il miglior insetticida. Siate come leoni nel campo spirituale, regnate la foresta dei sensi e muovetevi senza paura, con piena fiducia nella vittoria. Siate eroi, non zeri; poiché l’uomo (manava) è della stessa natura di Dio (Madhava); egli è l’Atma eterno e imperituro! Proprio come la pioggia che cade in varie parti del mondo scorre attraverso mille canali e alla fine raggiunge all’oceano, così anche i credo, i rituali, le religioni e le teologie, tutti derivati dal desiderio dell’uomo per il vasto e insondabile aldilà, scorrono in mille forme diverse, fertilizzano molti campi, rinfrescano molte comunità stanche in vari modi e alla fine raggiungono l’Oceano della Beatitudine.
Il Signore è tutto Amore, quindi può essere visto solo attraverso l’Amore. La luna può essere vista solo tramite la propria luce – nessun’altra luce può illuminarla. Nella notte della completa illusione, il Signore può essere visto solo grazie alla luce che Egli stesso è, vale a dire, la luce dell’Amore puro (Prema). Egli è Verità ed Eterno, quindi è al di là delle categorie di falsità e cambiamento. Abbandonate l’illusione di essere diventati vecchi o malati, o di essere diventati deboli e debilitati. Alcune persone iniziano a contare gli anni, si affliggono per l’avanzare dell’età e tremano come codardi di fronte alla paura della morte. Ma ricordate: la gioia è il Paradiso, lo scoraggiamento è l’Inferno. Abbiate sempre qualche attività da svolgere e fatela così bene da trarne gioia. L’illusione è la polvere che si deposita sul vetro della lanterna e ne offusca la luce. L’attaccamento agli oggetti sensoriali e ai piaceri che essi offrono è la fuliggine che si attacca all’interno del vetro; anche questa offusca la luce. Pulite il vetro con la ripetizione del Nome ogni giorno, e la fiamma splenderà per voi e per gli altri. Inoltre, dedicatevi in buone attività e cercate buone compagnie. Questo vi aiuterà molto nella disciplina spirituale; un ambiente adeguato è essenziale per l’aspirante spirituale. È per questo motivo che, in passato, i cercatori spirituali erano soliti a spostarsi e dimorare negli eremitaggi mantenuti dai saggi. Negli eremitaggi, gli aspiranti spirituali avevano la possibilità unica di immergersi in buoni pensieri, buone attività e buona compagnia. È come tenere un vaso d’acqua immerso in un altro recipiente pieno d’acqua: l’acqua nel vaso non sarà persa per evaporazione. Ma, se il vaso viene lasciato all’aperto, esposto al vento e al sole, presto si svuoterà. Siate attenti, dunque, affinché il successo che avete ottenuto nella promozione della virtù, nella vittoria sulle cattive abitudini e nell’assunzione di discipline regolari non venga disperso a causa delle banali compagnie, dai futili discorsi, dalle critiche ciniche o da uno sforzo poco entusiasta.
La Dea della Vittoria sorride solo agli eroici, a coloro che si rendono leoni, guerrieri resistenti, coraggiosi e avventurosi. Se ottenete la Grazia di Dio, siete rafforzati da così tanta forza da poter portare a termine anche i compiti più difficili. Quindi fate sì che il Signore sia dalla vostra parte e attingete alla Sua Grazia per tutte le vostre necessità. Il tesoro che è inequivocabilmente prezioso è la qualità dell’equanimità, della serenità. Praticatelo e fatelo diventare la vostra reazione naturale. Perché turbarsi alla vista di qualcosa di sbagliato? Perché lasciarsi attrarre alla vista del male? Ricordate che il male ha in sé la potenzialità di diventare bene; il bene ha in sé il rischio di diventare male. Non c’è fuoco senza un filo di fumo; non c’è fumo senza una scintilla di fuoco. Nessuno è completamente malvagio o completamente infallibile. Accettate il mondo così com’è; non aspettatevi che si conformi ai vostri bisogni o standard. La qualità illusoria (maya) avvolge il bene con il difetto del male e fa brillare il male con lo splendore del bene. Discriminate al meglio delle vostre capacità e sviluppate la vostra capacità di discriminazione. Lottare per vincere è il massimo che possiate fare; pochi possono dire: “Ho vinto“. La vostra coscienza conosce la vera fonte della gioia. Essa vi spingerà verso la giusta via; il vostro compito è prenderla come “guida” e non disobbedirle ogni volta che contraddice i vostri desideri o capricci.
C’erano due pappagalli su un albero, gemelli per essere più precisi. Un cacciatore li catturò e li vendette: uno ad un macellaio rozzo e crudele, l’altro a un saggio che gestiva un ashram per insegnare i Veda. Dopo alcuni anni, il cacciatore fu sorpreso nel scoprire che uno dei pappagalli pronunciava parolacce molto volgari, mentre l’altro recitava i divini lila del Signore con un tono dolce e musicale, che incantava chi lo ascoltava. Tale è l’effetto dell’ambiente. Perciò, cercate e assicuratevi una buona compagnia. Se la verità viene abbandonata e l’uomo scivola lungo il sentiero della falsità, allora, come ha detto poco fa Appa Rao, carestia e malattia (kshama) scenderanno sulla terra al posto del benessere (kshema), e la carestia si diffonderà nel territorio al posto dell’abbondanza che lo caratterizzava un tempo. Appa Rao ha detto che in Hindustan ci sono state molte manifestazioni del Signore. Questo è vero, poiché i maestri devono essere presenti dove ci sono scuole e dove si trovano bambini desiderosi di apprendere. Non si può avere i maestri in un luogo, la scuola in un altro, la lavagna in un altro ancora e la campanella in un ulteriore diverso luogo. Ci sono miniere di mica vicino a Gudur; non si può chiedere perché non si trovino vicino a Peddapuram. È così, e basta. Allo stesso modo, in India c’è una ricca miniera di spiritualità, perciò devono arrivare qui degli “ingegneri” per lavorarla, estrarla e prepararla per l’uso. Ecco perché qui si verificano più manifestazioni del Signore. Inoltre, l’atmosfera di questo luogo è favorevole all’applicazione pratica di nuovi metodi di estrazione e di utilizzo per il beneficio dell’intera umanità.
“Bha-ratha” significa “la terra di coloro che hanno attaccamento (rathi) verso Bhagavan (bha), cioè verso il Signore“. Anche il Signore deve assumere una forma umana e muoversi tra le persone affinché possa essere ascoltato, avvicinato, amato, venerato e obbedito. Deve parlare il linguaggio degli umani e comportarsi come un essere umano, come un membro della loro specie. Altrimenti, sarebbe negato e ignorato, oppure temuto ed evitato. L’Avatar (la discesa Divina) deve elevare l’umanità e metterla nel crogiolo per rimuovere le scorie e i metalli inferiori che hanno compromesso il suo autentico valore. Quando i ragazzini aprono il rubinetto senza conoscerne il meccanismo, l’acqua li inzuppa malamente, riversando su di loro getti circolari.; così l’uomo viene inondato di dolore perché non sa come girare il rubinetto per ottenere un flusso regolare. Se l’eroe (nayaka) è valido, il dramma (nataka) sarà grandioso; se l’eroe fallisce, il dramma sarà un disastro. I leader del popolo devono avere fede nella propria Atma e nella fiducia che ne deriva; solo allora potranno guidare gli altri senza condurli fuori strada, poiché sentiranno una connessione con l’Atma universale presente in tutti. Appa Rao ha parlato di Me. Il Mio Mistero può essere conosciuto solo percorrendo il Mio cammino, che ho qui tracciato. Comprendete voi stessi, e questo vi rivelerà Me, poiché Io sono voi e tutti voi siete Me. Non è necessario ritirarsi in una foresta o in una grotta per conoscere la propria Verità interiore e vincere la propria natura inferiore. In effetti, lì non avete la possibilità di esercitare la vostra rabbia, quindi la vittoria ottenuta potrebbe non essere duratura o autentica. Vincete la battaglia della vita; siate nel mondo ma lontani dai suoi tentacoli. Questa è la vittoria per la quale meritate le congratulazioni.
Diffondete la gioia in ogni momento. Non riversate nelle orecchie degli altri le vostre storie di dolore e di preoccupazione; portate un sorriso sul vostro volto, in modo che chiunque vi veda possa cogliere quell’euforia. Quando raccontate agli altri del vostro successo, il vostro intento è suscitare invidia in loro. Non dovete solo amare gli altri; dovete essere così bravi in modo che anche gli altri possano amare voi. Cercate di consolare, incoraggiare, rafforzare e illuminare coloro che sono infelici, abbattuti, deboli o male informati. Preparatevi adeguatamente per svolgere questo ruolo.
Sri Sathya Sai Baba