Vita Divina
Data: Aprile 1957
Occasione: Shivarathri
Luogo: Venkatagiri
Un convegno dei lavoratori della missione di vita divina deve includere tutta l’umanità, dato che nessuno è al di fuori di essa e tutti stanno percorrendo la strada verso la realizzazione della Divinità, che è immanente in ciascuno. La missione per cui ogni individuo è venuto è quella di fondere l’individualità nell’Universale. La vita che ogni essere conduce è satura del Divino. L’Esistenza (Sath) deriva dalla sorgente di tutta l’Esistenza, Brahman (Realtà Suprema) stesso; la Coscienza (Chith) deriva dalla sorgente di tutta la Coscienza, Brahman stesso. La Beatitudine (Ananda) deriva dalla sorgente di tutta la Beatitudine, Brahman stesso. Tutti voi siete Sath-Chith-Ananda Swarupa (incarnazioni di Esistenza-Coscienza- Beatitudine), ma non ne siete consapevoli e vi immaginate di essere questo o quell’altro individuo, soggetto a questa o quella limitazione! Questo è il mito che deve essere sfatato, affinché la vita divina possa iniziare.
È il Divino che ispira, che attiva, che guida e appaga la vita di ogni essere, per quanto semplice o complessa possa essere la sua struttura fisica. Dall’atomo all’universo, ogni singola entità si muove verso l’estuario dove si fonderà nel mare della Beatitudine. La vita divina è il respiro stesso di tutti gli esseri; essa consiste di verità, di amore e di non violenza (sathya, prema e ahimsa). Come può uno essere falso con altro, quando non esiste affatto un altro? La falsità nasce dalla paura. Quando non c’è un secondo, non c’è affatto paura. Nessuno è amato più del Sé; quindi, quando tutti sono il medesimo Sé, tutti sono amati come è amato il Sé. Per quanto riguarda la violenza, chi può ferire chi, quando tutti sono uno solo?
Come condurre una vita divina? Nessuna speciale speciale vi conferisce il diritto ad essa. Ogni sforzo per realizzare l’unità che si cela dietro a tutta la molteplicità è un passo sul sentiero della vita divina. Si deve zangolare il latte se si desidera separare e identificare il burro che è immanente in esso. Allo stesso modo, bisogna portare avanti certi processi di pensiero e di azione per arrivare al nocciolo duro della fede, ossia che questo mondo è uno strano miscuglio di reale e irreale, che in realtà è falso (mithya). La vita divina non ammette la minima impurità nel carattere o illusione nell’intelletto. Pertanto, le persone che vi si dedicano ad essa devono sottolinearlo con precetti e l’esempio. Estirpate alla radice le cause dell’ansia, della paura e dell’ignoranza. Solo allora la vostra vera personalità potrà brillare. L’ansia viene rimossa dalla fede nel Signore; quella fede che vi rassicura che qualunque cosa accada è per il meglio e che la Volontà del Signore si compia. La serena accettazione è la migliore armatura contro l’ansia, non l’accettazione dell’eroico.
Il dolore nasce dall’egoismo, dal sentimento che non meritiate di essere trattati così male, che siate lasciati senza aiuto. Quando l’egoismo scompare, il dolore scompare. L’ignoranza è solo un errore, un’errata identificazione del corpo con il Sé! In realtà, ognuno di voi deve cercare di diventare privo di ego, e allora il Signore vi accetterà come Suo flauto. Una volta, quando chiesi a un certo numero di persone cosa avrebbero voluto essere nelle mani di Dio, ottenni diverse risposte. Alcuni dissero il loto, altri la conchiglia, altri ancora il disco [il Sudarshana Chakra, NdT], ma nessuno menzionò il flauto. Vi consiglio di diventare il flauto, perché allora il Signore verrà da voi, vi raccoglierà, vi porterà alle Sue labbra e soffierà attraverso di voi. Dalla vacuità del vostro cuore, a causa della totale assenza di egoismo che avete sviluppato, Egli creerà una musica affascinante affinché tutta la Creazione ne possa godere. Siate retti, privi di qualsiasi volontà propria. Fondete la vostra volontà nella Volontà di Dio. Inspirate solo il respiro di Dio. Questa è la vita divina, questo è quello che Io voglio che tutti voi raggiungiate.
Una semplice indagine di cinque minuti vi convincerà che non siete il corpo, i sensi, la mente o l’intelligenza, il nome o la forma, bensì siete l’Atma stesso, lo stesso Atma che appare in tutta questa varietà. Una volta intravista questa verità, tenetela stretta, non permettetele di sfuggire. Fatene una vostra conquista permanente.
Sri Sathya Sai Baba