Discorsi Divini

Il Nome di Narayana

Data: 17 Giugno, 1961
Luogo: Badrinath Temple

Siete davvero tutti fortunati ad essere residenti, almeno per alcuni mesi ogni anno, in questo Luogo Santo, noto fin dai tempi più antichi come Badharikashram. Molti grandi saggi vi hanno compiuto intense pratiche spirituali (tapas) e hanno realizzato il Fine della vita umana. Queste cime innevate insegnano all’uomo ad essere puro e senza macchia, come il loro candore. Il silenzio di queste valli è molto ispirante; quando il cuore è libero dall’agitazione, la lingua tace e l’orecchio ha riposo. È per questo che in tempi antichi, e anche oggi, gli aspiranti spirituali giungevano in questi luoghi solitari e vi facevano penitenza. Ma non serve a nulla cercare il silenzio se dentro di voi infuria una tempesta rumorosa. Voi siete là dove si trova la vostra mente, non dove riposa il vostro corpo. Questa mattina, ho estratto dal suo luogo di riposo il Nethralinga (pietra a forma d’uovo, rappresentazione di Siva, con l’occhio della saggezza in essa) che Sankaracharya aveva installato come fonte principale di sostegno spirituale in questo santuario, e dopo l’abhisheka (consacrazione mediante aspersione di acqua sacra e culto rituale), è stato ricollocato nel luogo originario, da dove continuerà a riversare ancor più Grazia sui pellegrini che giungono qui. Sankaracharya, quando venne qui per la prima volta – doveva conoscere questo luogo e viaggiò fin quassù per mezzo dei poteri yogici – portava con sé cinque lingam, che aveva preso a Kailas; gli altri quattro li installò, in stretta conformità con gli Sastra (scritture), a Sringeri, Dwaraka, Puri e Chidambaram. Proprio come i monti Nara Parvatha e Narayana Parvatha, che fanno da sfondo a questo tempio, hanno tra loro, sull’orizzonte, il monte splendente Neelakanteshwara Parvatha, così questo Santuario di Narayana ha un Linga proveniente da Kailas come nucleo della sua aura spirituale. Il fiume Ganga nasce dal Piede di Vishnu, ed è santificato dal contatto con la testa di Siva. Storie come questa sono state concepite per insegnare che non vi è alcuna differenza tra un aspetto di Dio e un altro.

Non vi è posto per superiore e inferiore tra gli aspetti della Divinità; non vi è posto per status inferiori o superiori tra le varie sezioni dell’umanità. Il Purusha Sukta parla della casta sacerdotale (brahmin) come del volto, della casta dei protettori (kshatriya) come delle mani, della casta dei commercianti (vaisya) come delle cosce, e della casta dei lavoratori (sudra) come dei piedi del Purusha Cosmico (Persona Suprema Primordiale, Dio). A parte il significato figurato che il passo ovviamente porta con sé, quando Dio è l’unica e uniforma dolcezza, saggezza e grazia, ogni parte è dolce, radiosa e graziosa quanto ogni altra. Una bambola di zucchero è dolce in ogni sua parte; gli arti sono zucchero tanto quanto la testa. Il problema nasce e la disputa comincia solo come risultato della mancanza di amore (prema) per lo zucchero. Una volta che siete stabiliti nell’Amore, non noterete più queste differenze; esse vi appariranno sciocche, stupide e prive di senso. Quando non c’è Amore l’egoismo ha il sopravvento e le dispute sul fatto che voi siate superiori e gli altri inferiori sollevano la testa. Siete alla sacra presenza dell’Amore Divino Personificato (Premaswarupa) Stesso, Badri Narayana; quindi anche voi dovete essere pieni d’Amore. Non intrattenete odio o collera nei vostri cuori. La maggior parte di voi è giunta qui in pellegrinaggio, realizzando il sogno di una vita. So quanti sacrifici avete fatto per raccogliere il denaro necessario a questo arduo pellegrinaggio. So quanto tempo avete speso a pianificarlo; so con quale gioia avete iniziato questo pellegrinaggio e con quale coraggio siete giunti fin qui. Avete sfidato malattie, incidenti, povertà e fame durante il lungo cammino dai vostri villaggi, ovunque essi siano, in Assam, nel Kerala, nel Rajasthan o nel Kashmir.

Portate con voi il silenzio di queste colline, il fresco conforto del fiume Alakananda, il caldo affetto delle sorgenti termali che sgorgano qui dalla terra, lo spirito di sacrificio che ha condotto saggi e santi in questo luogo. Diventate aspiranti spirituali migliori al vostro ritorno, e proseguite con ancora maggiore risolutezza quell’altro pellegrinaggio verso la Meta. Come il fiume Gange che si precipita verso il mare da cui le sue acque hanno origine, l’anima individuale (jivi) deve affrettarsi verso il Brahman (Spirito Supremo), da cui si è separata. Il Gange non permette a nessun ostacolo di fermare il suo corso. Anche voi dovreste avanzare come procede questa Alakananda – ridendo, agitandosi, scivolando con gioia su rocce e massi verso la meta. Desidero chiedere ai residenti di questo luogo, che sono per lo più mercanti, negozianti e sacerdoti, di attingere dal flusso dei pellegrini che giungono qui ogni giorno una parte della loro fede in Badri Narayana. Provate solo per un momento a comprendere cosa spinge queste persone, povere, anziane, decrepite, da luoghi lontani, attraverso questa tortuosa strada di montagna, fino a questo Tempio. Vi è una fede che le sostiene fino all’ultimo passo oltre la soglia di questo tempio. Piantate quella fede anche nel vostro cuore; scoprirete allora che tutta la vostra vita cambia in meglio. Prendete il Nome di Narayana (Dio) sulle vostre labbra e diventate consapevoli della Sua dolcezza; troverete un nuovo significato in ogni vostro atto. Questo tempio diventerà allora per voi la Casa di Dio e non una fonte di sostentamento. Chiunque può guadagnarsi da vivere ovunque, con uno qualunque dei mille mezzi. Ma essere in questo luogo, un luogo ritenuto sacro da milioni di persone da migliaia di anni, un luogo al solo menzionarne il nome davanti al quale milioni si alzano e chinano il capo con reverenza, è davvero un grande privilegio, una grande opportunità. Sfruttate questa opportunità. Sfruttate bene questa opportunità.

Devo dirvi ancora una cosa. Desidero chiedervi di comprendere le difficoltà, le prove e le tribolazioni dei pellegrini che giungono qui. Trattateli con gentilezza. Non pronunciate parole aspre e non aggiungete ulteriori pene alle loro sofferenze. Quando, dopo settimane di cammino estenuante e di vigilie affamate, raggiungono questo paradiso, trattateli con dolcezza. Non approfittate della loro ignoranza tentando di ottenere per voi il massimo vantaggio. Esiste un codice di moralità (dharma) anche per gli affari; non oltrepassate quel limite. Allora Badri Narayana vi benedirà – non che Egli vi abbandonerà se agirete diversamente, ci vorrà semplicemente più tempo! Poiché, ogni essere vivente deve un giorno o l’altro percorrere la retta via e fondersi nella Grazia di Dio.

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