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Pensiero del Giorno del 22 Novembre 2025
Acquisite grandi titoli, ottenete fama. Nessun male in questo. Andate all’estero, guadagnate denaro e reputazione; non c’è nulla di sbagliato in questo. Però, non dimenticate mai la vostra cultura. Non criticate la cultura altrui. Ovunque siate rendete della vostra vita un esempio ideale per gli altri. Parlate con gentilezza. Compiete buone azioni. Allora sarete buone persone. Non sforzatevi di acquisire lo status di grandi uomini. Sforzatevi sempre di diventare una buona persona. I grandi uomini possono compiere molte azioni malvagie, ma le azioni di un uomo buono risaltano sempre come ideali per gli altri.
Ravana era un grande uomo. Rama è l’esempio per eccellenza di un uomo buono. Entrambi avevano padroneggiato le stesse discipline; ma quanto erano diverse le loro nature! Ravana, pur dotato di una straordinaria formazione, fu distrutto e causò la distruzione dell’intero suo clan a causa del suo desiderio, la sua sola cattiva qualità. Hiranyakashipu, padrone di tutti i cinque elementi, fu rovinato dalla sua ira, la sua malvagia qualità. Duryodhana fu rovinato dall’avidità. Rifiutò di concedere anche solo cinque villaggi ai Pandava.
Tutte queste persone non soltanto distrussero sé stesse, ma causarono la completa distruzione dei loro rispettivi clan. Anche una sola qualità malvagia è sufficiente a causare la rovina! Immaginate allora il destino di chi possiede tutte e sei le qualità malvagie: desiderio, collera, avidità, orgoglio, invidia e odio?
— Discorso Divino del 22 Novembre 1999
La conoscenza fisica è il negativo, mentre la conoscenza spirituale è il positivo. L’umanità sboccia quando il positivo si unisce al negativo.Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 21 Novembre 2025
Le buone qualità infondono dolcezza alla vita. Solo una buona condotta è la giusta fonte di forza per un essere umano. Una persona priva di buona condotta diventa una creatura debole e pietosa. Ricordate, le buone qualità come la tolleranza e il sacrificio conferiscono profumo alla vita di un essere umano.
— Sri Sathya Sai Baba, 17 Novembre 1985
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Pensiero del Giorno del 21 Novembre 2025
È consuetudine, quando ci si avvicina al Signore, portare con sé qualcosa; questo è un atto che le persone compiono quando si recano per il soddisfacimento di un desiderio, o per ottenere la Grazia atta a realizzare un auspicio. Portano patram, pushpam, phalam, toyam (foglia, fiore, frutto, acqua), come dice la Gita. L’atteggiamento è: “Io sono jiva (individuo), Egli è Deva (Signore)“. Ma questo è un trucco meschino tanto grave quanto quello che alcuni uomini mettono in atto: portano una mucca quando chiediamo del latte, e ne mungono un’altra per darcelo. Offrono al Signore la foglia, il fiore e il frutto cresciuti su qualche albero, e allora la ricompensa della Grazia va all’albero, non a loro!
Offrite la foglia, il fiore, il frutto cresciuti sull’albero della vostra vita; le foglie profumate delle vostre risoluzioni mentali e dei vostri propositi, i frutti dolci e succosi delle vostre stesse azioni e dei vostri pensieri. Io conosco il valore relativo di queste due cose; Io desidero qualcosa che sia veramente vostro, non qualcosa comprato al bazar, o cresciuto su qualche albero oppure prodotto dall’intelligenza, dalla devozione o dalla fermezza di qualcun altro.
Dio vi ha dato “il cuore” da usare nella vita; restituitelo a Lui così puro e limpido com’era quando ve lo ha donato, dopo averlo adoperato per custodirvi Amore, pace, rettitudine e verità, e per distribuirli a tutti coloro che entrano in contatto con voi.
— Discorso Divino del 03 Ottobre 1965
Dovreste offrire a Dio quello che è vostro. Avete diritto solo sul vostro cuore. Offritelo a Dio e offritelo con Amore.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 20 Novembre 2025
Trasformate l’intera vostra vita in una saga d’Amore. Allora non mancherà nulla per rendervi felici. Tutta la ricchezza e ogni posizione vi saranno aggiunte. L’Amore vince tutto.
-– Sri Sathya Sai Baba, 23 Novembre 1996
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Pensiero del Giorno del 20 Novembre 2025
Non andate in giro proclamando che siete una setta distinta e separata da coloro che adorano Dio in altre Forme e con altri Nomi. In tal modo, state limitando lo stesso Dio che state esaltando. Non proclamate con entusiasmo: “Noi vogliamo solo Sai; non ci interessa il resto“. Dovete convincervi che tutte le forme sono di Sai; tutti i nomi sono di Sai. Non esiste un “resto“; tutto è Lui.
Avrete notato che nei Miei Discorsi non parlo di Sai, né canto il nome di Sai durante il bhajan con cui di solito concludo i Miei Discorsi. E vi sarete chiesti perché. Lasciate che vi spieghi la ragione. Non voglio che si diffonda l’impressione che Io desideri che questo Nome e questa Forma siano pubblicizzati. Non sono venuto per fondare un nuovo culto; non voglio che le persone siano traviate su questo punto.
Io affermo che questa forma di Sai è la forma di tutti i vari Nomi che l’uomo utilizza per l’adorazione del Divino. Pertanto, insegno che non si deve fare alcuna distinzione tra i nomi Rama, Krishna, Easwara, Sai — dato che sono tutti nomi Miei.
— Discorso Divino del 17 Maggio 1968
Dio è l’Incarnazione dell’Amore e non dovete compiere nulla che sia contrario all’Amore che Dio rappresenta.
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Daily Sadhana del 19 Novembre 2025
La divinità è immanente in ogni essere. Ma chi è responsabile di questa divinità interiore? La madre che vi ha portato in grembo per nove mesi affrontando molte difficoltà, ed è persino pronta a sacrificare la propria vita per il vostro benessere. Voi dovete la vostra esistenza a vostra madre. Il benessere dei figli dipende dalla madre. È grazie all’amore della madre che i figli diventano eminenti e grandi. Pertanto, il dovere principale di ogni individuo è essere riconoscenti verso la propria madre, rispettarla e servirla.
— Sri Sathya Sai Baba, 19 novembre 1998
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Giornata Internazionale della Donna
Giornata Internazionale della Donna
istituita da Sri Sathya Sai BabaFelice Giornata delle Donne
dal team del PdG -
Pensiero del Giorno del 19 Novembre 2025
Incarnazioni dell’Amore!
In questo universo infinito, tra le miriadi di esseri viventi, l’umanità è eminente. Tra gli esseri umani è un privilegio nascere come donna. Vi sono molti esempi che dimostrano la preminenza della donna.Rama non nacque forse come Incarnazione Divina nel grembo di Kausalya? Lava e Kusha (i gemelli) non divennero forse grandi perché nati da Sita? Non fu forse la premurosa cura di Jijibai che rese grande Shivaji? Non fu forse la devozione di Putlibai che rese Gandhi un Mahatma?
Tutti i più grandi saggi e santi, eroi e guerrieri nacquero da donne che li resero grandi. La donna è la Dea della Natura. Gayatri, che racchiude l’essenza dei Veda, è una dea, venerata come Veda Mata (la Madre dei Veda). È evidente che la nascita femminile è stimabile, adorabile e sublime. Anche i Veda onorano il principio femminile in vari modi. I rituali e le pratiche vediche accordano alle donne un posto elevato.
— Discorso Divino del 19 Novembre 1995
È la madre che vi insegna i sacri principi come amore, compassione, pazienza, tolleranza e sacrificio.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 18 Novembre 2025
Il cammino verso l’Auto-realizzazione passa attraverso l’Amore e il servizio. Coltivare l’Amore è il primo passo. La fede è la base dell’Amore. Quando la fede e l’Amore si uniscono, si raggiunge la pace. In quella pace dimora la Verità.
— Sri Sathya Sai Baba, 17 Novembre 1985
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Pensiero del Giorno del 18 Novembre 2025
Incarnazioni dell’Amore!
Per mezzo dell’amore, potete ottenere qualsiasi cosa. Un uomo senza Amore è praticamente morto. Servite tutti con Amore. Il Divino è sia l’innamorato che l’amato. Egli è il regista della rappresentazione e al tempo stesso l’attore.“Egli vi farà sgorgare le lacrime agli occhi; Egli asciugherà le vostre lacrime“. Come fa Egli a fare questo? Quando siete immersi nelle faccende mondane, Egli vi fa piangere. Quando siete immersi nella spiritualità, Egli asciuga la vostra afflizione. “Egli vi renderà pazzi. Egli caccerà via la vostra follia; Egli è Satcitananda Sai Rama“. Egli rende il devoto folle d’Amore per Swami e lo fa piangere – “Swami! Swami! Swami!“
Egli salva il devoto dal folle attaccamento al mondo. “Egli trasformerà il jogi in un bhogi; Egli trasformerà il bhogi in un jogi” – Un cercatore del piacere viene trasformato in un cercatore spirituale, e un cercatore spirituale viene trasformato in colui che gode della beatitudine. Quando un uomo ricco (bhogi) diventa un mendicante (jogi), inizia la sua contemplazione su Dio.
— Discorso Divino del 07 Marzo 1997
Arrendetevi a Lui. La Sua Grazia può salvarvi, la Sua saggezza può illuminarvi e il Suo potere può superare tutti i vostri ostacoli.
Con Amore,
BabaJogi e yogi
“Jogi” e “yogi” hanno praticamente il medesimo significato. In hindi, a volte, “yogi” si pronuncia “jogi” (giòghi). Nel linguaggio comune jogi è utilizzato per indicare una persona che non possiede nulla, mentre yogi indica una persone spiritualmente realizzata.
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Omkara
“La parola che tutti i Veda proclamano, verso cui muovono le austerità, per il desiderio per cui si conducono le discipline, Io ti rivelo: è Ōṃ. Questa sillaba è davvero il Brahman eterno, questa sillaba è la Meta Suprema, colui che conosce questa sillaba otterrà quello che vuole” – Katha Upanishad, I,2,16-17.
Il termine “Omkara” indica la fonte primaria del suono primordiale “Ōṃ“. È letteralmente un epiteto riferito a Dio nell’atto della creazione. La Ōṃ è un suono sacro, una sillaba, un mantra e una invocazione. È l’Essenza dell’Assoluto Supremo.
“Colui che non conosce la sillaba imperitura del Veda, quel punto Supremo presso cui vivono tutti gli Dei, che cos’ha a che fare con il Veda? Solo coloro che la conoscono siedono qui pacificamente riuniti” – Rigveda I,164,39.
“Questa sillaba esprime l’assenso. Quando si vuole dare l’assenso a qualcosa si pronuncia Ōṃ. E ciò a cui si dà l’assenso verrà realizzato. Colui che conosce questo venera udgītha come la sillaba Ōṃ realizzerà i suoi desideri” – Chandogya Upanishad I,1,8.
“Ōṃ è il Brahman, Ōṃ è tutto l’universo” – Taittiriya Upanishad, I,8.
Nel Manusmriti viene stabilito che:
“Egli [l’uomo] deve sempre pronunciare ‘Ōṃ!’ alla fine e all’inizio della recitazione dei Veda, perché se non c’è prima, la recitazione si perde, se non c’è dopo, si dissolve” – Manusmriti, II,74.
La stessa fonte dichiara:
“Un sacrificio che consiste nel recitare la sillaba Ōṃ e il verso in onore di Savitṛi è dieci volte migliore di un sacrificio regolare; se mormorato è cento volte migliore e se è recitato solo con la mente è tradizionalmente considerato mille volte migliore” – Manusmriti, II,85.
Quindi, quando reciteremo i mantra, li introdurremmo da tre Ōṃ e li concluderemo da una Ōṃ seguita da tre shanti. Le tre Ōṃ iniziali, come le tre shanti finali, si riferiscono al corpo, alla mente e allo spirito.
Compresa l’importanza della Ōṃ, vediamo perché la si dovrebbe intonare 21 volte.
Cinque Ōṃ sono cantate per gli organi di azione: corde vocali, mani, piedi, organi di eliminazione e organi generativi.
Cinque Ōṃ sono recitate per gli organi di percezione: occhio, orecchio, naso, lingua e pelle, che corrispondono alla vista, udito, olfatto, gusto e tatto.
Cinque Ōṃ sono intonate le cinque soffi vitali del corpo: prana (situato nei polmoni), apana (flatus, che si muove verso il basso attraverso il retto), vyana (diffuso in tutto il corpo), samana (ombelico; essenziale per la digestione) e udana (sale attraverso la gola fino alla testa).
Cinque Ōṃ sono invocate per le cinque guaine o involucri del corpo: quella materiale, quella del soffio vitale, quella mentale-emotiva, quella dell’intelletto e quella della beatitudine.
L’ultima Ōṃ – la ventunesima – è per la persona stessa, e per la sua auto-realizzazione.
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OMKARA – 21 Ōṃ
L’orario ideale per recitare l’Omkara, secondo la tradizione induista, è verso le 4 del mattino, orario in cui la notte si trasforma in alba. Tuttavia, la cosa più importante è recitarla con regolarità e crescente devozione. In questo modo si potranno sperimentare i suoi benefici a livello fisico, psicologico e spirituale.
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Daily Sadhana del 17 Novembre 2025
L’arma più potente per distruggere le forze del male che imperversano nel mondo oggi è l’Amore. L’Amore è il seme dell’Amore. Esso è anche i rami, i fiori e il frutto. Per godere del frutto dell’Amore, bisogna praticare l’Amore.
— Sri Sathya Sai Baba, 23 Novembre 1996
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Pensiero del Giorno del 17 Novembre 2025
La macchia che offusca la mente è l’illusione. Essa è come un cane feroce che non permette a nessuno di avvicinarsi al Maestro. Potete riuscire ad eluderla solo assumendo il rupam, o forma del Maestro, il che è chiamato sarupyam, oppure invocando il Maestro così fortemente da far sì che Egli discenda e vi accompagni dentro la casa, vale a dire, ottenendo la Sua Grazia, samipya (prossimità). L’illusione è il Suo animale prediletto, il quale, quindi, non vi farà alcun male se Egli gli ordina di non nuocervi.
Il Maestro viene per salvare non un solo uomo buono dall’illusione, bensì l’intera umanità. Naturalmente, Egli deve venire assumendo una forma che l’uomo possa amare, venerare ed apprezzare. Egli può donare gioia e coraggio solo se parla il linguaggio della conversazione umana. Molti hanno timore di avvicinarsi a Me, poiché sanno che Io sono consapevole dei loro pensieri più intimi e dei desideri più profondi. Ma lasciate che vi dica: solo gli animali indifesi provano paura. L’uomo, che è figlio dell’immortalità, non dovrebbe averne.
Le persone pregano davanti a immagini di pietra del dio serpente, ma quando il serpente reale appare in risposta alle loro preghiere fuggono via terrorizzate dal santuario! Il Signore si manifesta solo per elargire Grazia, mai per incutere terrore.
— Discorso Divino del 01 Gennaio 1964
Colui che considera Dio lontano, Dio è davvero distante. Colui che considera Dio vicino, Dio è vicino.Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 16 Novembre 2025
Tenendo come obiettivo la realizzazione del Sé, dovete dedicarvi al servizio fino a quando la meta non sarà raggiunta. Il servizio altruistico, devoto e puro di cuore è il mezzo per conseguire tale fine. Quando l’intera vita è consacrata a tale scopo, è possibile sperimentare direttamente il divino.
— Sri Sathya Sai Baba, 17 Novembre 1985
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Pensiero del Giorno del 16 Novembre 2025
Dovete imparare a esplorare il modo in cui potete meritare la Grazia di Dio e distinguere il bene dal male. Auspico che possiate possedere tutte queste capacità e ottenere la Grazia di Dio. Non è sufficiente avere devozione per Swami. Il vostro prema (amore) per Swami non porterà necessariamente al Prema di Swami verso di voi. A meno che non troviate i modi e i mezzi attraverso i quali potete meritare la Grazia di Swami, il vostro sforzo è inutile.
Dovreste seguire un sentiero mediante il quale possiate sperimentare e godere il Prema. Conoscere il sentiero attraverso il quale riceverete Prema è più importante che affermare semplicemente di possedere prema. Il vostro prema da solo è come un traffico a senso unico. Se il vostro prema si traduce nel ricevere Prema dall’altra parte, allora diventa un traffico a doppio senso. È un dare e ricevere.
Se coltivate buone idee, sviluppate buoni pensieri e adottate buone pratiche, allora non dovrete nemmeno chiedere la Grazia di Dio. Dio, di Sua spontanea volontà, riverserà la Sua Grazia e il Suo Prema come ricompensa per la vostra buona condotta.
— Summer Showers del 17 Giugno 1974
Se non si presta attenzione alle parole del Signore e non si agisce in accordo con i Suoi comandamenti, affermare di essere un devoto è soltanto una pomposa ostentazione.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 15 Novembre 2025
Un cuore senza amore è come un cimitero. L’Amore dimostra l’esistenza del divino. Esso è onnipervasivo. È il fondamento dell’unità del genere umano. Questo tipo di unità potrà essere raggiunta solamente quando l’egoismo scomparirà e la fede nel divino crescerà.
— Sri Sathya Sai Baba, 23 Novembre 1996
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Pensiero del Giorno del 15 Novembre 2025
Tre cose sono oggi essenziali:
• moralità negli affari,
• una politica basata sui principi ed
• una educazione che formi il carattere.Ovunque si volga, vi è disordine, miseria e paura. Come si possono eliminare queste malattie? L’Amore è l’unico mezzo. L’Amore è Dio. Vivete nell’Amore. Quando si sviluppa l’Amore l’odio non avrà posto, l’ingiustizia sarà esclusa e le persone non si dedicheranno alla falsità, non ricorreranno a vie malvagie. Le persone seguiranno la retta via. Pertanto, considerate l’Amore come Dio.
Buddha dichiarò: “Ahimsa è la virtù più elevata“. Sathya Sai dichiara: “Solo l’Amore è la Forma del Divino“. Amate tutti. L’Amore è l’unica proprietà di Dio. Non appartiene all’uomo. Non è una merce acquistabile. Scaturisce dal cuore. Solo l’Amore può essere definito Divino. L’Amore divino è diverso dagli attaccamenti umani. È senza tempo. È onnipresente. Rendetelo il vostro unico ideale. È insito in voi. Manifestatelo nel modo appropriato.
— Discorso Divino del 07 Marzo 1997
Quando guardate il mondo attraverso gli occhiali dell’Amore, l’intero mondo vi apparirà colmo d’Amore.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 14 Novembre 2025
Qual è il senso di offrire a Dio quello che ci è stato donato da Dio stesso? Dovreste pregare: “Oh Dio, tutto è Tuo, tutto il mio corpo è Tuo, tutti gli arti e gli organi sono Tuoi. Io sono Tuo e Tu sei mio“. Quando si raggiunge questo tipo di identità, non c’è più bisogno di alcuna forma di adorazione esterna.
— Sri Sathya Sai Baba, 23 Novembre 2000
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Pensiero del Giorno del 14 Novembre 2025
I bambini piccoli sono puri di cuore. Solo a causa delle lacune del sistema educativo, essi cercano sentieri distruttivi. Gli studenti sono altruisti e sacri. I genitori in casa e gli insegnanti a scuola li sviano. È naturale che i genitori abbiano amore per i propri figli, tuttavia questo amore dovrebbe stare dentro certi limiti. I genitori devono sempre vigilare sul comportamento dei propri figli.
Oggigiorno gli stessi genitori non sanno cosa sia la retta condotta. Come possono allora guidare i figli? Vi è troppa libertà. Sì, la libertà è auspicabile. Ma quale tipo di libertà? “Il fine della saggezza è la libertà. Il fine della cultura è la perfezione. Il fine della conoscenza è l’Amore. Il fine dell’educazione è il carattere“. Sì, questo tipo di libertà è sicuramente degna di essere perseguita. Ma concedendo ai figli la libertà di agire a loro piacimento, permettendo loro di rientrare a casa all’una o alle due di notte, senza chiedere dove siano andati, i genitori li rovinano totalmente.
Gli studenti non hanno buone maniere né disciplina. Tuttavia, questo non è interamente colpa loro. La causa è dei cattivi ideali posti dai genitori. L’eccessivo amore che essi mostrano sta conducendo i figli su una via sbagliata.
— Summer Showers del 20 Maggio 1991
Gli obblighi dei genitori non si esauriscono nel fornire cibo, istruzione e conoscenza in merito alle cose del mondo. Ai figli dovrebbero anche essere impartiti i giusti valori.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 13 Novembre 2025
Rendetevi una ghirlanda ed Io sarò il filo che tiene uniti tutti i fiori. Consideratevi figli di un’unica madre, appartenenti alla famiglia umana. Non concedete spazio alle differenze di razza, credo e nazionalità. Tutti appartengono alla casta dell’umanità, alla religione dell’Amore e al linguaggio del cuore.
— Sri Sathya Sai Baba, 23 Novembre 1995
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Pensiero del Giorno del 13 Novembre 2025
Molti che nutrono dei dubbi riguardo a Swami non comprendono le vie del Divino. Essi osservano ogni cosa dal punto di vista mondano. Dovrebbero guardare le cose dal punto di vista del divino. Cambiate l’angolazione della vostra visione. Quando praticherete il vedere il mondo dal punto di vista dell’onnipresenza del Divino sarete trasformati. Sperimenterete il potere del Divino in ogni cosa della creazione.
Non potete nascondere nulla a Dio. Molti immaginano che Swami non veda quello che essi fanno. Non comprendono che Swami possiede una miriade di occhi. Anche i vostri occhi sono divini. Però, non siete consapevoli della vostra vera natura. Quando avrete fede in voi stessi, avrete fede in Dio. Realizzate che non vi è nulla al di là del potere di Dio. Amate Dio con quella suprema fede. Allora, sarete attratti verso Dio. Questo richiede purezza.
Un magnete non può attrarre un pezzo di ferro ricoperto di ruggine. Allo stesso modo, Dio non attirerà a Sé una persona impura. Pertanto, cambiate i vostri sentimenti e pensieri, e sviluppate la convinzione che Dio è ogni cosa. Dio non vi abbandonerà quando avrete questa convinzione.
— Discorso Divino del 27 Febbraio 1995
Considerate ogni lavoro come lavoro di Dio e sviluppate Amore. Quando l’amore cresce, anche la fede crescerà maggiormente.Con Amore,
Baba -
Il dolore è familiare e il cambiamento è sconosciuto
La metafora del carcere interiore
Quello che segue è un passo riadattato del discorso che il monaco buddista (Buddhismo Thiến, lo Zen/Chán vietnamita) Thich Nhat Hanh (11/10/1926 – 21/01/2022) tenne al Maryland Correctional Institution, un istituto penitenziario, il 16 Ottobre 1999.
La metafora che propone merita particolare attenzione e una sincera riflessione, in quanto non è così facile scoprire il proprio carcere interiore, quello che ci “incarcera assai più di un carcere fisico.
Spesso si dice che se prendi un prigioniero e lo liberi dopo molti anni, lui non saprà come vivere da uomo libero. Potrebbe persino desiderare di tornare nella sua cella. La paura della libertà, la paura dell’ignoto, è così forte che preferisce la sofferenza che conosce. Noi tutti abbiamo un carcere interiore, e le sbarre di quella prigione sono le nostre paure, le nostre abitudini, le nostre percezioni erronee. Anche se la prigione ci causa dolore, è un dolore che conosciamo. L’ignoto al di fuori della prigione ci spaventa di più.
— Thich Nhat Hanh
Da Be Free Where You Are: A Talk Given At The Maryland Correctional Institute – Sii libero ovunque ti trovi: un discorso tenuto al Maryland Correctional Institute.
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Daily Sadhana del 12 Novembre 2025
Ogni essere vivente deve raggiungere l’obiettivo finale, Brahman. Questa è la vera destinazione. Un giorno o l’altro, il desiderio di liberarsi dalle catene del dolore e della gioia e dai legami dell'”io” e del “mio” si risveglierà dall’interno ed emergerà. Il percorso che verrà intrapreso allora porterà inevitabilmente alla liberazione.
Sathya Sai Baba, Sutra Vahini
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Pensiero del Giorno del 12 Novembre 2025
Comprendete il vero rapporto tra il mondo fenomenico esteriore e il mondo dello Spirito interiore. Il mondo esteriore è un riflesso dell’essere interiore. Tutta la felicità che cercate negli oggetti esterni si trova dentro di voi. Prendete l’esempio dell’oceano. L’acqua che si trasforma in vapore dall’oceano assume una forma e una qualità diverse. Acquisisce purezza e dolcezza e ritorna all’oceano sotto un’altra forma. Osservate i cambiamenti che attraversa in questo processo. Salendo come vapore, diventando nuvola, cadendo come pioggia, scorrendo come ruscelli, essa si unisce all’oceano come fiume.
Il cambiamento in vapore è Sathya (Verità). La formazione della nuvola è Dharma (Rettitudine). Scendere come gocce di pioggia corrisponde a Prema (gocce d’amore). Quando le gocce si uniscono per diventare un fiume, vi è il flusso di Ananda (Beatitudine). Questo flusso di beatitudine si fonde nell’oceano della Grazia.
Prima o poi, quello che proviene dal Divino deve fondersi nel Divino. Questo è il destino naturale di tutti gli esseri viventi: nascere come manava (uomo), condurre la vita di un jivi (essere individuale), ritornare ancora alla forma di Madhava (natura divina), e infine fondersi nel Divino.
— Discorso Divino del 07 Marzo 1997
L’uomo dovrebbe esprimere sempre più amore affinché la luce divina interiore nel corpo risplenda con maggiore brillantezza.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 11 Novembre 2025
Coloro che fanno parte delle Organizzazioni Sai raggiungeranno il loro vero scopo solamente quando si eleveranno al di sopra del bene e del male, guarderanno con equo riguardo tutti coloro che li circondano e vedranno la divinità in tutti.
Sathya Sai Baba, 23 Novembre 1980
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Pensiero del Giorno del 11 Novembre 2025
I nomi e le forme sono momentanei. La forma della tigre è momentanea. La forma del serpente è momentanea. Poiché i nomi e le forme sono momentanei, prendeteli come tali. Tuttavia, il principio del non-dualismo non deve essere frainteso.
Avete una penna in tasca. Anche l’altro uomo ha una penna nella sua tasca. Non potete prendere la penna di un altro uomo dalla sua tasca. È corretto? No! A livello mondano la vostra penna appartiene a voi, la Mia penna appartiene a Me. Se scivolate vi procurate una frattura alla gamba. Allora potreste avere una fasciatura. Vostra madre ha un amore intenso per voi e potrebbe essere triste perché state soffrendo. Ma non è possibile che lei abbia la fasciatura alla sua gamba.
Gli individui sono diversi, tuttavia il dolore può essere lo stesso per entrambi. Voi avrete il dolore della frattura; vostra madre avrà il dolore per il fatto che state soffrendo. Ma la madre non ha il dolore della gamba fratturata. La madre si sente triste per la sofferenza del figlio, non per la frattura. Pertanto, potete seguire il non-dualismo nel sentimento, ma non nell’azione.
— Discorso Divino del 26 Aprile 1993
In questo mondo, voi e il mondo siete temporanei. Ma la Verità e l’Amore sono permanenti.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 10 Novembre 2025
Donate amore a tutti, abbandonate l’ego e dimostrate coraggio nel servizio. Con compassione per gli altri uomini, sentite la vostra intima affinità con loro. Visualizzate che l’atma illumina tutto e traetene una beatitudine senza fine.
— Sathya Sai Baba, 23 Novembre 1972
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Pensiero del Giorno del 10 Novembre 2025
Se i vostri pensieri ruotano attorno al corpo, avrete preoccupazioni riguardo dolori e malattie, reali o immaginarie; se sono incentrati sulle ricchezze, sarete turbati da guadagno e perdita, tasse ed esenzioni, investimenti e insolvenza; se vagano intorno alla fama, allora, sarete destinati a soffrire per gli alti e bassi di scandali, calunnie e gelosie. Pertanto, lasciate che si concentrino sul trono del potere e dell’Amore che merita sottomissione volontaria e lasciate che tutto il vostro essere si consegni totalmente ad esso. Allora, sarete felici per sempre.
Per i saggi della cultura vedica, i rishi, il Nome del Signore era il respiro stesso; essi vivevano del sostentamento insito nella contemplazione della Gloria del Signore.
Quando l’oceano di latte dei Veda fu sottoposta a zangolatura con l’intelligenza come bastone e la devozione come corda, ne emerse il burro dei tre grandi classici – il Ramayana, il Mahabharata, lo Srimad Bhagavata – per diffondere il Messaggio del Namasmarana (ripetizione del Nome divino) come via verso la pace e la gioia. È per ravvivare tale Messaggio e ristabilire la fede nel Nome che questo Avatar è disceso nel mondo, nel Kali Yuga.
— Discorso Divino del 03 Ottobre 1965
Rivolgendo la mente verso Dio otterrete la liberazione. Rivolgendo la mente verso il mondo otterrete schiavitù.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 09 Novembre 2025
L’Amore deve crescere in ogni momento di pratica spirituale. Deve addolcire ogni parola, ogni azione e ogni pensiero. Emergete dalla meditazione come persone più ricche d’Amore! Emergete dai bhajan (canti devozionali) con una maggiore dose d’Amore! Rientrate dai bhajan con la convinzione più salda che ogni cosa è sovraccarica della stessa divinità che sta dietro tutte le vostre attività.
— Sri Sathya Sai Baba, 23 Luglio 1971
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Pensiero del Giorno del 09 Novembre 2025
Potete intraprendere qualsiasi numero di pratiche spirituali, ma non dimenticate mai il Nome di Dio, neppure per un momento. Solo allora sarete protetti. Non fate mai nulla che vi allontani da Dio. Potete ottenere qualsiasi cosa tramite la preghiera. Non è necessario pregare ad alta voce; è sufficiente pregare mentalmente. Alcune persone hanno l’errata convinzione che Dio non verrà in loro soccorso se non pregano ad alta voce. Dio risiede nel vostro cuore. Egli ascolta le vostre preghiere. Se aspirate a ottenere la Sua Grazia, dovete contemplarLo incessantemente.
Le difficoltà mondane vengono e vanno. Non si dovrebbe attribuire loro troppa importanza. Tuttavia, tramite la preghiera si possono superare tutte le difficoltà. Solo la Grazia di Dio è vera ed eterna. Bisogna sforzarsi di ottenerla.
Incarnazioni dell’Amore!
Ripetete il Nome di Dio giorno e notte. Solo questo vi proteggerà in ogni momento. Proprio come l’aria è onnipresente, Dio è in voi, con voi, attorno a voi, sotto di voi, sopra di voi. Pertanto, dovete essere in costante comunione con la divinità.— Discorso Divino del 21 Luglio 2005
Per liberarsi dell’egoismo, l’uomo deve impegnarsi nel servizio altruistico e nella ripetizione del Nome di Dio.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 08 Novembre 2025
L’inquinamento dell’aria ha molte conseguenze negative. Il significato intrinseco del canto devozionale è quello di saturare l’atmosfera di vibrazioni sacre e pensieri santi.
— Sri Sathya Sai Baba, 27 Settembre 1992
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Pensiero del Giorno del 08 Novembre 2025
Il namasmarana salvò Prahlada dall’agonia della tortura. Egli lo ripeteva e ne assaporava il gusto nettarino. Anche quando l’elefante infuriato gli si avventò contro, lui non gridò “Oh Padre“, né “Oh Madre” per indurre i suoi genitori fisici a salvarlo. Non aveva alcuna coscienza della loro esistenza; egli invocò Narayana e nessun altro.
Narayana è la fonte di forza per il debole e per il forte; Egli è il potere supremo; così, gli elefanti si ritrassero davanti al ragazzo, il fuoco non poté bruciare neppure un suo capello, il vento non riuscì a sollevarlo, le scogliere non poterono abbatterlo e il veleno non poté nuocergli. Il Nome era la sua armatura, il suo scudo, il suo respiro, la sua vita.
Pure Anjaneya [uno dei nomi con cui viene indicato Hanuman, ndt] dimostra la potenza del Nome. Con il Nome impresso nel cuore e salmodiato sulla lingua, egli balzò dall’altra parte del mare; le tentazioni lo invitavano a fermarsi lungo la via; i terrori lo supplicavano di tornare indietro; ma il Nome lo spronava e lo portava avanti, attraverso lo spazio, fino alla lontana Lanka, dove si trovava Sita. Nella sua mente non c’era spazio per nient’altro che non fosse il Nome del suo maestro.
— Discorso Divino del 03 Ottobre 1965
Ripetete il Nome di Dio o cantate un bhajan, e vedrete che tutti i vostri cattivi pensieri fuggiranno, lasciandovi liberi dal male.
Con Amore,
Baba -
Qual è il suono di una sola mano?
Un giorno un maestro Zen radunò i suoi discepoli intorno a sé. Quindi, batté una volta le mani. La loro attenzione si fece più vigile.
Dopo alcuni minuti di silenzio assoluto, i discepoli iniziarono a guardarsi l’un l’altro. Nessuno comprendeva perché il maestro restasse immobile e in assorto silenzio. Non s’accorsero che la loro fretta di giungere ad una soluzione li stava ingannando.
Una decina di minuti più tardi, cogliendo tutti alla sprovvista, il maestro aprì gli occhi e rivolgendosi al più giovane di loro, un ragazzino di circa dieci anni, chiese: “Qual è il suono di una sola mano?“
Questa domanda è un famoso koan attribuito al maestro Hakuin Ekaku (XVIII secolo). Lo si trova “ambientato” in moltissime storielle Zen. Quella qui esposta è una di quelle tante.
Il termine koan, che in giapponese significa letteralmente “caso pubblico“, indica un racconto, o breve dialogo, paradossale. È una peculiarità del Buddhismo Zen; viene impiegato come strumento di insegnamento e meditazione.
Il koan non esprime un concetto logico convenzionale, ma punta a spezzare i meccanismi abituali del pensiero – il formale e la categorizzazione mentale – in favore di una esperienza diretta della verità. Conduce il praticante ad una comprensione intuitiva della Realtà, detta satori.
I satori possono manifestarsi in molte forme e gradi; sono considerati piccole “illuminazioni“, risvegli improvvisi – passi verso la piena realizzazione spirituale. Queste esperienze preparano progressivamente il terreno per l’illuminazione piena e stabile, spesso chiamata kenshō, realizzare la propria vera natura.
Non si giunge al kenshō senza passare per i satori, ovvero senza la graduale comprensione che la separazione e la dualità sono un’illusione.
Per affrontare un koan ci sono due passi conseguenziali: quello analitico, o intellettuale, e quello esperienziale, o meditativo. Il primo, presto o tardi, deve sfociare nel secondo. Pertanto, “consequenziali” assume che il primo passo possa essere stato assolto anche in vite passate.
Chi affronta la storiella qui presentata con mente logica cercherà di capire il significato della domanda. Potrebbe riflettere così: una sola mano non può produrre un suono nel senso comune, quindi forse vuole farci comprendere che il suono è un’illusione della dualità. Forse “una mano” rappresenta l’unità, e il “suono” rappresenta la manifestazione del mondo fenomenico. Il koan, di conseguenza, alluderebbe al rapporto tra l’Uno e i molti.
Oppure, la risposta potrebbe essere “il silenzio“, poiché il suono di una sola mano è il suono del silenzio. Infatti, il maestro resta immobile, in silenzio, lasciando i discepoli nell’agitazione, movimento.
Questo tipo di ragionamento può essere stimolante sul piano filosofico ed eruditivo, però rimane confinato nell’ambito concettuale: non porta all’esperienza diretta a cui lo Zen mira. Va trasceso.
Trascendere significa superare il confine del filosofico/concettuale per affronta la storia in modo esperienziale, ovvero, non per ricavare una risposta logica, bensì per andare oltre, ricavare una esperienza. Quindi, si siede in meditazione, zazen, respira e lascia che la domanda “Qual è il suono di una sola mano?” diventi viva dentro di sé.
Non cerca parole, né immagini, né spiegazioni. Si concentra sul koan fino a che ogni tentativo di comprendere svanisce. Ad un certo punto la mente smette di analizzare e quello che rimane è una consapevolezza pura, non formale, non duale. La domanda e colui che la pone, sé stessi, non sono più separati. In quell’istante, il “suono di una sola mano” si manifesta non come concetto, bensì come esperienza immediata.
La storiella, per indirizzare l’interessato a questa esperienza, offre un importante indizio: la domanda è posta al discepolo più giovane, colui la cui intelligenza non è invischiata negli schemi mondani. Sembra quasi dire: “Lasciate che i bambini vengano a Me“.
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Daily Sadhana del 07 Novembre 2025
Se oggi una persona è sotto l’influsso della tristezza e della miseria, la mente ne è responsabile. La felicità e il dolore, le simpatie e le antipatie, e i piaceri sensoriali che le persone sperimentano, originano dalla mente. Poiché la mente è colma del senso di dualità, voi soffrite di tutte queste condizioni. Quando la mente viene addestrata a vedere l’unità di tutta la creazione, sarà libera da tentazioni e distrazioni.
— Sri Sathya Sai Baba, 23 Novembre 2001
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Pensiero del Giorno del 07 Novembre 2025
Il servizio disinteressato (Nishkama Seva) nobilita l’uomo ed eleva la sua statura. Dota l’uomo dell’intelligenza e delle capacità necessarie a raffinare la natura umana. Adempiere diligentemente al proprio dovere non è sufficiente. Gli uomini devono coltivare altre qualità come l’Amore, l’empatia, l’equità, la compassione e il perdono. Senza queste qualità, l’uomo non sarà in grado di compiere Nishkama Karma (azioni disinteressate).
Le gioie e i dolori, le simpatie e le antipatie sperimentate dall’uomo, nonché le impressioni legate agli oggetti dei sensi che si accumulano, sono tutte il risultato di turbamenti mentali. Ed è il senso del dualismo del “mio” e del “tuo” la causa di tali turbamenti. Questo dualismo affonda le sue radici nell’egoismo, il quale induce a pensare che finché si sta bene non importa cosa accada al mondo.
Una persona così centrata su sé stessa, che considera il proprio corpo, la propria ricchezza e la propria famiglia come tutto quello che conta, considera il vero come falso e il falso come vero. Per liberarsi da questo radicato malessere, gli uomini devono impegnarsi nel servizio. Devono rendersi conto che il corpo non è stato donato loro per servire i propri interessi, bensì per servire gli altri.
— Discorso Divino del 21 Novembre 1988
Proprio come gli uccelli hanno due ali che li aiutano a volare, l’Amore e il Servizio sono le due ali che permettono all’uomo di raggiungere rapidamente la meta della vita.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 06 Novembre 2025
Il potere del Nome divino è senza pari. Le persone spesso lo prendono alla leggera. Questo è un errore. Non si dovrebbe scambiare un pezzo di vetro luccicante per un diamante. Il vero diamante è qualcosa di completamente diverso. Qual è quel diamante? “Die mind” (muori, mente). Il Nome di Dio è il vero diamante. CustoditeLo al sicuro e in modo saldo.
— Sathya Sai Baba, 13 Novembre 2007
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Pensiero del Giorno del 06 Novembre 2025
Tra tutte le persone del mondo intero, solo il devoto di Dio può ottenere la Sua visione. Molti uomini colti possiedono una profonda conoscenza delle scritture, tuttavia, il semplice apprendimento non aiuta una persona ad avere la visione del Signore. È il puro Amore che fa manifestare Dio davanti al devoto.
L’intero universo è contenuto nella parola Prema (Amore). Eccetto Prema, nulla di altro valore esiste nell’universo. Il sentiero dell’Amore è il supremo sentiero per raggiungere Dio. L’ininterrotta corrente d’Amore conferisce felicità a tutti. Per l’intera umanità questo è il cammino più facile per raggiungere Dio.
Vi sono tre principi fondamentali dell’Amore:
• Non chiedere;
• Donare sempre e non prendere;
• Essere felici.La felicità dell’uomo dipende dal seguire il sentiero dell’Amore. Anche Dio sarà felice quando seguirete il sentiero dell’Amore. Egli allora vi farà danzare nell’estasi dell’Amore.
— Discorso Divino del 24 Aprile 1996
Abbandonando idee e sentimenti ristretti, le persone dovrebbero mostrare compassione verso i propri simili. La compassione è il segno distintivo della devozione.Con Amore,
Baba -
Capire e comprendere
Che correlazione hanno i termini “capire” e “comprendere“?
Può sembrare una domanda bizzarra, per alcuni fuori luogo, per altri, invece, quasi un subdolo instradamento verso istrionici oscuri fini. Tuttavia, qualunque sia la prima impressione, nessuno potrà esimersi a lungo dall’affrontarla. È di fondamentale importanza capire e comprendere il punto in cui ci si trova, in quanto da questo si muoverà il passo successivo e sarà proprio quel “capire” e “comprendere” a stabilirne la direzione: verso l’illusione o verso la Verità.“Capire” e “comprendere” meritano davvero un’attenta riflessione, sono gli strumenti che danno la corretta sfumatura alla situazione e favoriscono una maggiore profondità cognitiva. “Capisco, ma non comprendo” era l'”ossessione” di Archimede prima del celebre euforico “Eureka” – la gioia incontenibile per aver dato soluzione ad un problema assai complesso, il principio che regola la spinta idrostatica. Tale principio, in quel frangente, serviva a smascherare una subdola avidità, per riportare alla luce quella verità di cui la società necessitava.
“Capisco” è la cessazione di ostilità verso una data situazione o condizione. “Comprendere” è fare propria tale situazione/condizione. In questo modo non essendo più un ostacolo, sarà possibile guidarla per superarla, andare oltre, fino a sperimentare il proprio “eureka“.
“Capire” e “comprendere” richiedono impegno. Un impegno costante che, se accompagnato e sostenuto da una volontà assai determinata, porterà alla vera esperienza, ad una conoscenza viva, anche se questa è ancora appannaggio del sottile ego dell’intelletto. Siamo ancora nella dualità: la conoscenza del sé è profonda, ma non ci si è ancora dissolti nel Sé.
Capire e comprendere sono per il ricercatore spirituale come Virgilio con la sua logica per Dante: permettono di transitare “indenni” i due regni. Inseguito, se non saranno sostituiti dall’Amore, precluderanno quello finale: la liberazione.
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Daily Sadhana del 05 Novembre 2025
Perché Dio vi ha dato le mani? Non vi sono state date solo per scarabocchiare qualcosa sulla carta. Dovrebbero essere pienamente impegnate nel servizio di Dio. Il lavoro è adorazione. Il dovere è Dio. Compiete il vostro dovere.
— Sri Sathya Sai Baba, 23 Novembre 2006
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Pensiero del Giorno del 05 Novembre 2025
Guru Nanak prediligeva le preghiere comunitarie rispetto a quelle individuali in solitudine. Quando tutte le persone si uniscono all’unisono per pregare Dio, le loro preghiere sciolgono il cuore di Dio. In un grande raduno, ci sarà almeno uno che prega con cuore puro. Quella preghiera raggiungerà Dio. Pertanto, i devoti dovrebbero prendere parte ai bhajan comunitari. Dovrebbero partecipare al servizio comunitario e impegnarsi nella vita della comunità. Questo è il sentiero più nobile.
Coltivate l’Amore. L’Amore è la Forma del Divino, e Dio può essere realizzato solo attraverso l’Amore. Tra tutta la miriade di Nomi dati a Dio, quello che deve essere più caro è Sat-Chit-Ananda (Essere-Coscienza-Beatitudine). “Sat” rappresenta la Verità. “Chit” rappresenta Jnana (Saggezza). Dove sono presenti Sat e Chit, Ananda (Beatitudine) è inevitabilmente presente.
Poiché Dio è Verità, Egli deve essere realizzato attraverso la Verità. Poiché Dio è Jnana, Egli deve essere realizzato attraverso Jnana Marga (il sentiero della Conoscenza). Poiché Egli è Ananda (Beatitudine), deve essere realizzato attraverso la beatitudine. Seguite il sentiero dell’Amore e raggiungete la meta dell’Unità. Eliminate tutte le differenze. Questo è il Sommo Messaggio per voi oggi.
— Discorso Divino del 25 Dicembre 1990
Quando le persone si riuniscono e cantano la Gloria di Dio all’unisono, questo possiede un enorme potere.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 04 Novembre 2025
Non lasciatevi mai turbare dal dolore e dalla sofferenza, dalle perdite e dalle difficoltà. Esse vanno e vengono. Questa non è la vostra vera natura. Il vostro Sé innato è forte, eterno e reale. Non dovreste seguire gli alti e bassi fugaci e irreali, abbandonando la vostra vera ed eterna natura.
— Sathya Sai Baba, 13 Novembre 2007
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Pensiero del Giorno del 04 Novembre 2025
L’effusione di Prema (Amore) è Dharma (Rettitudine). Colui che comprende il Dharma coltiverà Prema. Una persona che sviluppa Amore per Dio può seguire il Dharma con facilità. Dharma e Prema sono gemelli. Ma l’uomo odierno ha perduto entrambe queste qualità. La vita senza Dharma e Prema è arida come una landa desertica.
Al tempo della guerra del Mahabharata, Duryodhana andò da sua madre, Gandhari, si prostrò ai suoi piedi e implorò la sua benedizione per la vittoria nella guerra. Ma Gandhari sapeva che Duryodhana non aveva seguito il sentiero del Dharma nella sua vita. Pertanto, non gli diede la benedizione per la vittoria nella guerra, nonostante le sue suppliche. La sua unica benedizione fu: “Dove c’è Dharma, là ci sarà vittoria“. Non disse che egli sarebbe stato vittorioso.
Successivamente, Duryodhana andò dal suo precettore Dronacharya per chiedere la sua benedizione. Anche Dronacharya ribadì: “Dove c’è Dharma, là c’è Dio; dove c’è Dio, là c’è vittoria. Dio ama il devoto che segue i dettami del Dharma“.
— Discorso Divino del 24 Aprile 1996
Quando l’uomo ha Amore e Rettitudine, la Divinità latente in lui diventa manifesta.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 03 Novembre 2025
Potete dedicarvi ai vostri doveri quotidiani. Ma, mentre li svolgete, nella vostra casa o nel mondo esterno, dovete ricordare costantemente a voi stessi: “Qualunque cosa io faccia, pensi o dica, tutto appartiene a Dio“.
— Sathya Sai Baba, 13 Novembre 2007
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Pensiero del Giorno del 03 Novembre 2025
Elemosinare e chiedere qualcosa sono azioni legate alla mondanità e denotano Pravritti Dharma (cammino della mondanità). L’Amore vero e sacro riguarda invece il Nivritti Dharma (sentiero interiore della spiritualità). Quando aderite al principio del Nivritti, tutte le tendenze del Pravritti svaniranno da sole.
Nessuno conosce il valore e quanto siano preziose le cose contenute nel tesoro di Dio. Voi potreste chiedere frammenti di vetro, mentre Dio potrebbe voler darvi diamanti preziosi. Voi potreste chiedere cose di poco conto, quando Dio avrebbe deciso di darvi qualcosa di molto prezioso. Pertanto, lasciate ogni cosa alla Volontà di Dio. Solo allora Egli vi darà quello di cui necessitate veramente. Voi non sapete cosa realmente vi occorre e cosa non vi occorre. Non sapete neppure cosa sia bene per voi e cosa non lo sia. Egli vi darà spontaneamente quello che è buono per voi, quello che è benefico per voi e quello che è ideale per voi. Tutto dipende dalla Sua Volontà: quando dare e cosa dare.
Quando offrite ogni cosa a Dio con mente stabile e compite tutte le azioni per compiacerLo, Egli stesso si prenderà cura di tutte le vostre necessità!
— Discorso Divino del 20 Giugno 1996
Se desiderate chiedere qualcosa a Dio, pregateLo così: “Oh Signore! Fa’ che io abbia solo Te”.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 02 Novembre 2025
La rinuncia spirituale o il cammino interiore (nivriti) conferisce impavidità. Dona forza e coraggio, poiché è il desiderio che indebolisce l’uomo e lo fa prostrare davanti a coloro che detengono autorità e influenza. Il distacco vi dota di rispetto per voi stessi e della capacità di resistere alla diffamazione e alla calunnia.
— Sathya Sai Baba, 24 Ottobre 1965
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Pensiero del Giorno del 02 Novembre 2025
Dio è in voi, ma, come la donna che teme che la sua collana sia stata rubata o smarrita e riconosce di averla al collo solo quando passa davanti ad uno specchio, così anche l’uomo riconoscerà che Dio è in lui quando qualche Guru glielo ricorderà. La gioia che proverete allora sarà incomparabile.
Ogni indiano deve rendersi conto che la scienza della scoperta del Sé è il proprio patrimonio ereditario; deve valorizzarla e conquistarla. Oggi, molti studiosi sono in grado di esporre tale eredità, ma pochi la mettono in pratica e ne ottengono la ricompensa. Tale scienza fu esplorata dai saggi e trasmessa in termini chiari e semplici. Non riconoscerla e non praticarla è la più grande perdita che questo Paese subisce.
La predilezione per il navinam (il moderno) a scapito del sanatanam (il classico e l’eterno) è la causa di questa miseria. La canna da zucchero non dovrebbe essere equiparata a qualsiasi altra canna! Solo coloro che non conoscono il sapore dello zucchero possono farlo.
— Discorso Divino del 16 Dicembre 1964
Vi sto esortando a scoprire la vostra Realtà. Questa è la Mia Missione.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 01 Novembre 2025
Non esaltatevi per le ricchezze, la posizione, l’autorità, l’intelligenza, etc., che potreste possedere. Considerate che vi siano state affidate in custodia, affinché possiate recare beneficio agli altri. Esse sono tutti segni della Sua Grazia, opportunità di servizio, simboli di responsabilità.
— Sathya Sai Baba, 24 Ottobre 1965
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Pensiero del Giorno del 01 Novembre 2025
Cosa fate con una sostanza insapore, che non è gradevole al gusto? La gettate via. Allo stesso modo, quando non agite in modo appropriato, la società vi respingerà. Dunque, dovete essere una cosa sola con la società. Questo è il primo passo verso l’unità. Quando vi è unità, allora avrete purezza interiore. Quando la purezza è stabilita, solo allora avrete la divinità. Pertanto, l’insegnamento divino nella vita umana è la combinazione di questi tre: unità, purezza, divinità.
È solo l’Amore che porta unità in tutti. Quando c’è Amore, non vi saranno differenze basate su razza, nazionalità, etc. Dove non c’è Amore, c’è odio. Quando c’è odio, non può esserci relazione, neppure tra tra il figlio e la madre.
Quando c’è Amore, non vi è differenza tra “mio” e “tuo“. Quindi, mediante l’Amore possiamo realizzare ogni cosa. Senza Amore, senza una forte fede, non potete avere alcuna esperienza. Bhakti, Prapatti, Vishwasa – devozione, resa, fede. Questi sono i tre passi, e le esperienze trascendentali si basano su di essi.
— Discorso Divino del 26 Aprile 1993
Dobbiamo raggiungere quel principio d’Amore che ci consente di guardare gioia e dolore con equanimità.
Con Amore,
Baba -
Buon Halloween
La parola “Halloween” è la forma contratta di “All Hallow’s Eve“. Nell’inglese arcaico il termine “Hallow” significava “Santo”. Portato nell’inglese moderno “All Hallows’ Day” assume il significato “la vigilia di tutti i Santi” – ovvero la notte nella quale si dovrebbe restare vigili, non cedere alle braccia del sonno. Halloween, in italiano Ognissanti, non ha nulla a che vedere con le notti di poco gusto proposte dalla cinematografia hollywoodiana.
Nella leggenda irlandese – esportata nella metà del 1800 negli Stati Uniti, quando a seguito di una terribile carestia molti irlandesi attraversarono l’Atlantico in cerca di fortuna – Jack O’Lantern, a cui è precluso sia il Paradiso poiché peccatore, sia l’Inferno per ripetute scommesse vinte a discapito del Diavolo, è costretto a vagare nel limbo oscuro con un tizzone donatogli da Satana e che ripara all’interno di una rapa che ha svuotato.
Aldilà della leggenda va ribadito che Halloween ha un significato profondo e spirituale.
Nelle antiche valli di Erin, l’attuale Irlanda, il tempo dei pastori era scandito dalle necessità del bestiame, il quale doveva essere riportato a valle prima che l’inverno, con il freddo e le sue tenebre, iniziasse.
La fine dell’estate segnava la fine di un ciclo e l’inizio di uno nuovo. Il passaggio dall’estate all’inverno, simbolicamente dal vecchio al nuovo, era vissuto come qualcosa di magico e spirituale allo stesso tempo. “Samhain” significa appunto “summer’s end“, fine dell’estate, nota anche come Festa del Sole. In questo periodo, da una parte si ringraziavano il Sole e gli Dei per la loro generosità concretizzata in abbondanti raccolti, i quali permettevano sia alla comunità che al bestiame di superare il rigido inverno, dall’altra li si pregava per esorcizzare i pericoli che la nuova stagione poteva serbare.
Alla vigilia del nuovo anno, ovvero il 31 Ottobre, secondo le credenze celtiche gli spiriti dei morti potevano unirsi al mondo dei viventi annullando temporaneamente le leggi del tempo e dello spazio. In questo modo, gli spiriti erranti dell’aldilà potevano vagare ancora una volta sulla Terra prima di entrare permanentemente nel Tir nan Oge, la dimora dell’eterna giovinezza e felicità.
La morte era il tema predominante di questa festività, probabilmente perché oltre a segnare la fine di un ciclo, segnava per i vivi l’inizio di uno nuovo, mentre per i trapassati la loro destinazione. Nel corso della festività, tra balli e canti attorno al Fuoco Sacro, i celti cercavano con l’allegria di superare la paura della morte, passo obbligato per la rinascita dell’aspetto esteriore (natura) e di quello interiore (lo spirito umano) e da affrontare con coraggio e pienezza.
Simbolico e significativo è il fatto che terminata la cerimonia del Fuoco Sacro, che si teneva in raduni nei boschi e sulle colline, ogni partecipante doveva ritornare alla propria dimora illuminando il proprio cammino con la lanterna accesa da quel Fuoco Sacro.
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Daily Sadhana del 31 Ottobre 2025
Tutte le forme sono soggette al cambiamento. Ad esempio, un neonato al momento della nascita sarà di piccole dimensioni. Poi crescerà diventando un bambino, un ragazzo, un giovane ed infine un anziano. In tutte queste diverse fasi della vita, l’Atma è l’unica realtà. “Tutti sono uno, siate uguali con tutti“. Questa è la lezione che si deve cercare di apprendere.
— Sri Sathya Sai Baba, 25 Ottobre 2004
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Pensiero del Giorno del 31 Ottobre 2025
Voi non potete vedere né afferrare l’aria che vi circonda. Ma potete forse dire che l’aria non esiste solo perché non potete vederla o afferrarla? L’aria c’è.
Allo stesso modo, non potete negare l’esistenza del chaitanya (coscienza) solo perché non siete in grado di vederla o sperimentarla. La coscienza esiste. Essa è chiamata “essere“. L'”essere” non è altro che Sat, che è sempre presente, che non viene né va. Non c’è nulla come un venire o un andare per Sat. È un grande errore pensare che venga e vada.
Le persone dicono: “Dio è venuto e mi ha dato il Darshan mentre meditavo“. Questo è un sentimento mondano. Da dove sarebbe venuto per darvi il Darshan? E dove sarebbe andato dopo avervelo concesso? Egli non è venuto da nessuna parte, né è andato in alcun luogo. Egli era semplicemente lì. Voi avete potuto vederLo perché il vostro cuore era puro. Non potete vederLo quando il vostro cuore è impuro. Ma Egli né viene né va.
— Discorso Divino del 20 Giugno 1996
Oggi ogni individuo dichiara che Dio è onnipresente. Ma nessuno si comporta come se avesse realizzato la verità di tale onnipresenza.Con Amore,
Baba -
Buona compagnia e Satsang
La “buona compagnia” non sempre va a braccetto con il termine sanscrito “satsang“. Sebbene le due compagnie possano apparire simili — entrambe implicano lo stare insieme ad altri in modo positivo — il loro significato e la loro finalità sono profondamente diversi.
Con “buona compagnia” ci si riferisce, in senso generale, alla presenza di persone piacevoli, sincere o moralmente rette, con le quali è gradevole trascorrere del tempo. È un concetto umano e relazionale legato alla sfera etica, affettiva e sociale, poiché sostiene, conforta e stimola la crescita personale in un contesto di amicizia, rispetto e benevolenza reciproca. Questo tipo di compagnia rimane ancorato al mondano.
Il satsang, invece, ha una connotazione spirituale. Non riguarda soltanto la bontà o la moralità degli individui, bensì la loro determinazione verso la Verità (sat). In un satsang non ci si riunisce meramente per condividere idee o sentimenti positivi, ma per contemplare la Realtà ultima, per trascendere l’ego e riconoscere quello che è eterno ed immutabile dal transitorio e mutabile. La compagnia del satsang è dunque “buona” non tanto per le qualità personali dei partecipanti, quanto perché è centrata sul mutuo sostegno ed aiuto lungo il cammino verso la Verità e sulla Consapevolezza. Avente carattere spirituale, i suoi aderenti sono impegnati nel trascendere il mondo fenomenico e l’ego.
Delle due compagnie va apprezzato quello che le accomuna, e compreso quello che le contraddistingue. Entrambe condividano alcuni requisiti di base; ma, mentre la “buona compagnia” eleva il carattere, quella del “satsang” risveglia la coscienza della propria Realtà interiore.
Dimenticando questa sottile ma sostanziale differenza, si rischia di scambiare la “compagnia dei buoni” per quella impegnata assiduamente nella ricerca di sé stessi. Il semplice riunirsi per trattare argomenti spirituali non costituisce necessariamente un satsang.
Nel satsang lo stare bene insieme, condividere momenti piacevoli, sostenersi o scambiarsi opinioni, non è la finalità. Questi fanno da base al suo intento: la ricerca della Verità e della Consapevolezza. Nel satsang ci si riunisce non per intrattenersi, ma per rivolgere l’attenzione verso quello che è essenziale ed eterno, al di là delle esperienze personali.
La qualità dell’ascolto gioca un ruolo cruciale. Di norma, in una normale compagnia si ascolta per comprendere, per rispondere o per dialogare. Nel satsang si ascolta con silenzio interiore, senza giudizio, reazione o relazione, lasciando che le parole risuonino dentro di sé. Si pratica un tipo di ascolto meditativo, non orientato al discorsivo. Questo non significa che nel satsang non ci sia dialogo.
Le conversazioni del satsang, che dovrebbero caratterizzarsi per il tono contemplativo, si contraddistinguono poiché tendono ad essere rivolte all’essere, non all’io. Non si parla tanto di “me” e “voi“, o di “mio” e “vostro“, quanto della natura della mente, della realtà, del silenzio, della presenza. Ne consegue che non sono incentivate – ovvero, non incoraggiate, né a priori vietate – conversazioni personali, culturali o affettive. L’obiettivo del satsang è sacro e non deve essere alterato.
Quest’ultimo punto merita un breve approfondimento. Poiché nella compagnia del satsang deve vigere lo spirito “uno per tutti e tutti per uno“, occasionalmente potrebbe accadere che la comunità si attivi per andare incontro alle esigenze di un proprio membro, al fine di aiutarlo a superare una difficoltà, o tentare di lenire un dolore. Pertanto, si accetterà un inconsueto moderato sfogo, in modo che quel membro possa trarne beneficio comprendendo le cause della sua situazione e si rimetta prontamente in cammino. Questi casi vanno intesi come eccezionali. La compagnia del satsang non è una compagnia dove andare a riversare i propri mali. Il satsang riunisce ricercatori che marcino uniti, ognuno con le proprie forze, verso la stessa Meta. Se, a volte, qualcuno inciampa, il senso di cameratismo impone che sia aiutato a rialzarsi, ma non che gli si debba insegnare a camminare.
Di solito, dopo la frequentazione di una buona compagnia ci si sente ristorati, confortati e allegri. Dopo un satsang, se è autentico, si deve avvertire quiete, chiarezza e un senso di sereno distacco dalle preoccupazioni abituali. Tuttavia, non di rado, può accadere che si tardi a sperimentare tali benefici, poiché si è restii a rigettare alcune tendenze, abitudini o schemi mentali che, nel bene o nel male, ci hanno accompagnato, rassicurato e cullato per molto tempo; il vuoto causato dalla loro assenza potrebbe destabilizzarci. Si tratta di attaccamenti con cui ci dobbiamo misurare e prenderci il giusto tempo per smontarli senza abbacchiarci o desistere.
Infine, a differenza della normale buona compagnia, in cui tutti sono su un piano paritario e lo scambio resta a livello umano, nella compagnia del satsang la presenza stabile ed autorevole di un Maestro, o dei Suoi Insegnamenti, sono il punto di riferimento per ascendere al Divino.
Pertanto, se la buona compagnia nutre il cuore e le buone relazioni, quella del satsang espande la coscienza e rimuove gli ostacoli interiori. Entrambe sono preziose, ma quella del satsang richiede una propensione alla Verità e un ascolto silenzioso che trascende il semplice stare bene insieme e i mondani opposti di bene-male, mio-tuo, positivo-negativo, e via discorrendo.
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Daily Sadhana del 30 Ottobre 2025
Dio deciderà che cosa dare, quando e dove. Pertanto, dedicate tutte le azioni a Dio e lasciate che sia Dio a decidere quello di cui siete degni di ricevere. Quando ogni cosa viene affidata a Dio con puro amore e piena fede, Dio si prenderà completamente cura di voi.
— Sri Sathya Sai Baba, 20 giugno 1996
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Pensiero del Giorno del 30 Ottobre 2025
Come potete concepire Dio, che è al di là del livello umano? Che cosa ama Dio? Che cosa si aspetta Dio? Come dovete comportarvi affinché siate accetti a Dio? Se desiderate possedere un potere che trascende il vostro livello, se desiderate avere una forza superiore a quella che possedete, dovete rifugiarvi in Dio, che è al di là di tutto.
L’uomo può possedere immense ricchezze, grande potere e posizione. Ma maya (illusione) ha molto più potere di lui. Per vincere maya, l’uomo deve ricorrere all’aiuto di Dio, che ha un potere superiore a maya. Sugrīva cercò l’amicizia di Rama poiché Egli era più potente di Vali. Allo stesso modo, l’uomo deve cercare la potenza di Dio per poter vincere maya. Fino ad allora, maya fa danzare l’uomo al proprio ritmo.
Maya può essere paragonata a una nartaki (danzatrice). Quando ottenete il pieno controllo su questa na-rta-ki, la vostra vita diventa un ki-rta-na (l’inverso della parola nartaki). Il canto del Nome Divino è il mezzo migliore per la liberazione dell’uomo nel Kali Yuga.
— Discorso Divino del 26 Aprile 1993
Quale penitenza di maggior auspicio ci può essere del far danzare costantemente il Nome Divino sulla vostra lingua?
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 29 Ottobre 2025
Non siate mai vittime dell’illusione che Dio si trovi in qualche luogo lontano. Voi siete, in verità, Dio. La vostra stessa forma è divina. La vostra beatitudine è divina. La vostra reazione, riflessione e risonanza sono di natura divina. Non deviate mai dalla ferma fede che voi siete Dio. Contemplate sempre un solo aspetto: Io sono Brahman (Aham Brahmasmi).
– Sri Sathya Sai Baba, 25 Ottobre 2004
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Pensiero del Giorno del 29 Ottobre 2025
Una vita senza Amore è sterile e arida. Qualunque siano le proprie difficoltà o i propri problemi, si dovrebbe cercare di aiutare gli altri nella misura del possibile. Il servizio disinteressato e amorevole verso il prossimo è la forma più elevata di sadhana. Esso rappresenta la vera devozione, o bhakti. Tale bhakti non è influenzata dalle avversità della sorte o dai mutamenti delle circostanze.
Non si dovrebbe essere preoccupati soltanto del proprio benessere, della propria carriera e prosperità. Non è per il godimento dei possedimenti personali e delle comodità che l’uomo è nato. Egli ha uno scopo più grande da conseguire, qualcosa di più duraturo e permanente. È la realizzazione dell’unità con il Divino, la sola che possa donare una beatitudine duratura.
Persino mentre si è impegnati nelle attività del mondo secolare si dovrebbe cercare di santificare ogni azione dedicandola al Divino.
— Discorso Divino del 02 Febbraio 1985
L’uomo è il prodotto della società, e il servizio alla società è il vero servizio a Dio.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 28 Ottobre 2025
In questa vita (samsara) state viaggiando lungo una strada di alti e bassi a bordo di un’auto (il vostro corpo). Riconoscete che Dio è la Persona al volante. Egli vi condurrà felicemente a destinazione. Abbiate fede in Dio e siate liberi dalla paura, dall’ansia e dall’agitazione. Abbandonatevi a Lui. La Grazia di Dio può salvarvi; la Sua saggezza può illuminarvi; il Suo potere può superare tutti i vostri ostacoli. La fede e l’abbandono sono manifestazioni della devozione. Esse possono garantire pace e gioia a voi e all’intera umanità.
Sri Sathya Sai Baba, 03 Ottobre 1981
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Pensiero del Giorno del 28 Ottobre 2025
La Pace e la Beatitudine non si trovano negli oggetti esterni. Possedete tutti gli oggetti mondani necessari a soddisfare i vostri bisogni e a fornirvi ogni comodità e convenienza. Non è forse così? Se questi oggetti esterni potessero darvi Pace e Beatitudine, allora come mai non sperimentate Pace e Beatitudine, nonostante possediate tutto ciò? Allo stesso modo, tutte le persone a voi care vi sono accanto. Ma neanche esse vi danno Pace e Beatitudine.
Dovete cercare di comprendere che la Beatitudine non si trova né nelle persone né negli oggetti materiali. La Beatitudine proviene soltanto dall’interno di voi stessi; voi stessi siete la fonte della Pace e della Beatitudine. Di conseguenza, non occorre che vi sforziate per cercarle qua e là. La Beatitudine non va cercata; deve manifestarsi dall’interno. Deve essere conosciuta e non cercata all’esterno. Tentate di conoscere questo principio eterno di Verità che è dentro di voi.
Pensate che qualcuno o qualcun altro vi darà la Beatitudine. Ma questa è la vostra bhrama (illusione). Finché avete bhrama, non potete raggiungere Brahma (Dio). Pertanto, liberatevi di questa bhrama. Allora, Brahma si manifesterà dall’interno di voi. Dio non è diverso da voi. Voi e Dio siete uno.
— Discorso Divino del 24 Giugno 1996
Voi stessi siete l’incarnazione della Pace. Siete l’incarnazione della Verità. Siete l’incarnazione di Dio. Dovete cercare di conoscere questa Verità eterna e sacra.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 27 Ottobre 2025
Vivete secondo la convinzione che l’eterno Divino è onnipresente. Mantenete purezza e armonia nel pensiero, nella parola e nell’azione. Questo è il modo per raggiungere la Meta.
— Sri Sathya Sai Baba, 03 Ottobre 1996
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Pensiero del Giorno del 27 Ottobre 2025
Al fine di allontanare le qualità malvagie dell’attaccamento, dell’odio e della gelosia, occorre sviluppare un Amore puro e disinteressato, privo di ego. Questo è il vero sentimento di devozione. Tutte le altre pratiche spirituali quali il culto, il japa (ripetizione di un Nome Divino) e la dhyana (meditazione) sono soltanto gradini per controllare l’irrequietezza della vostra mente.
Quando desiderate salire sulla terrazza della vostra casa, usate una scala. La scala poggia a terra, mentre la sua estremità superiore è sostenuta dal muro. Il sostegno del terreno, all’estremità inferiore della scala, è la fede, e il sostegno del muro, all’estremità superiore, è l’Amore.
Pertanto, con l’aiuto sia dell’Amore che della fede potrete raggiungere qualsiasi altezza. Senza questi due, non potrete salire affatto. È impossibile. Dovete avere il sostegno di entrambi. Dovete avere una profonda fede e Amore sacro. Quando sviluppate questi due, non v’è alcun bisogno di praticare japa e dhyana.
— Discorso Divino del 20 Giugno 1996
Qual è lo scopo del Japa e della Dhyana? Soltanto quello di acquisire Amore e fede.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 26 Ottobre 2025
Senza Amore, nulla può essere realizzato in questo mondo. L’Amore è la fonte e il sostegno dell’intero universo. L’Amore è Dio, e Dio è Amore.
— Sri Sathya Sai Baba, 25 Ottobre 2004
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Pensiero del Giorno del 26 Ottobre 2025
La devozione e la fede assicurano il dono della conoscenza dello Spirito, il grande premio per l’avventura della nascita, della vita e della morte. Quando la mente sposa pravritti (attività mondana), il risultato è la schiavitù; quando si unisce alla nivritti (rinuncia spirituale), il risultato è la libertà.
La nivritti conferisce temerarietà, anche quando ne accettate solo una piccola parte. Essa conferisce forza e coraggio, poiché è il desiderio che indebolisce l’uomo e lo fa strisciare davanti a coloro che hanno autorità e influenza. Il distacco vi dona rispetto di voi stessi e la capacità di resistere alla diffamazione e alla calunnia. Vi sono alcuni che piangono al minimo segno di sconfitta o di disappunti. Questo è un comportamento deplorevole.
Perché dovreste provare paura o dispiacere avendo il Signore installato sull’altare del vostro cuore? Non sapete forse che Egli è lì a proteggervi e a guidarvi? Egli risiede in tutti gli esseri, in ogni momento. Sforzatevi di ricordare questo fatto, qualunque cosa possiate fare, chiunque possiate incontrare, in qualunque modo. Riuscirete in questo, a condizione che non abbandoniate la recitazione del Suo Nome.
— Discorso Divino del 24 ottobre 1965
Siate certi che il Nome di Dio è la barca che vi condurrà attraverso il mare della vita mondana.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 25 Ottobre 2025
Il distacco non è l’abbandono del focolare domestico e il ritiro in una foresta. Significa sviluppare pensieri divini e ridurre i sentimenti mondani.
— Sri Sathya Sai Baba, 04 Ottobre 1992
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Pensiero del Giorno del 25 Ottobre 2025
La società odierna è tormentata dalla gelosia e dall’odio. La gelosia è una malattia che dà origine all’odio. Sviluppate la tolleranza e la benevolenza. Questa è la cura per la gelosia.
Ho spesso dichiarato: “La Mia vita è il Mio Messaggio“. Spesso, molti Mi hanno lodato o Mi hanno denigrato. Non Mi esalto per le lodi, né Mi rattristo per le critiche. Tratto ogni cosa allo stesso modo. Samatwam yogam uchyate – l’equanimità è yoga. Che cosa perdo quando qualcuno Mi critica? Quella è la sua opinione. Non Mi riguarda.
Coloro che criticano Baba soffrono di una malattia come coloro che rifiutano un dolce perché affetti da diabete. La colpa non è del dolce, bensì della persona che non è in grado di gustarlo. Sanno che Baba è impegnato in attività benefiche, e Lo vogliono. Ma poiché alcuni dei loro interessi egoistici non vengono assecondati, si rivoltano contro Swami. Questa è una malattia. Quando vedrete i fatti sotto questa luce, realizzerete la verità. Oggi dovete coltivare una serena equanimità che vi elevi al di sopra di queste quisquilie.
— Discorso Divino del 18 Novembre 1995
Il “bene” deve essere amato mentre il “male” va respinto. Ricordate: il male non va odiato. Deve essere abbandonato, evitato.
Con Amore,
Baba -
Johann Strauss II
“Johann Strauss, il Re dei Valzer, è chiaramente una brava persona. Parla solo tedesco, ma sorride in tutte le lingue” – dalla stampa di Boston (1872).
Il 25 Ottobre 1825 nasceva a Vienna il Re dei Valzer, Johann Strauss II. Oggi, nel giorno del bicentenario della sua nascita, lo ricordiamo con il podcast del 2023 della serie “Sentieri Riflessivi“.
Fu musicista, compositore e direttore d’orchestra viennese. Lo riproponiamo perché la sua vita può ispirare diverse riflessioni in merito al sano patriottismo, al portare onore alla propria Madrepatria, all’amore verso tutta l’umanità, a intraprendere azioni con spirito critico, svincolato e abnegazione. Temi questi presenti in moltissimi Discorsi Divini di Bhagawan.
Il Potere del suo lascito
Il 12 Marzo del 1938, l’Austria, con l’annessione alla Germania, diventa una provincia del Terzo Reich. In quel momento drammatico per gli austriaci e l’inizio della Seconda Guerra Mondiale (siamo negli ultimi mesi del 1939 e a 40 anni dalla dipartita del Re dei Valzer), allo scopo di tenere alto sia il morale degli austriaci, che sostenere il loro spirito patriottico, il direttore d’orchestra della Filarmonica di Vienna – Clemens Krauss – di propria iniziativa organizzò un concerto interamente dedicato alla produzione di Johann Strauss Figlio. Questo concerto si tenne il 31 Dicembre 1939 e raggiunse pienamente gli scopi.
Da questo contesto nacque il famoso Concerto di Capodanno.Il regime nazista, per questioni politiche e ideologiche, l’anno successivo (il 1940) lo impedì. Tuttavia dovette ripiegare e dal 01 Gennaio del 1941 riprese con ininterrotta regolarità. Attualmente, si stima che sia seguito da circa 3 miliardi di persone.
Emile Zola in una intervista successiva alla dipartita del Re dei Valzer affermò:
Strauss ha mostrato come il mondo può essere bello, io invece ho scritto come il mondo può essere brutto.Sai Baba afferma che al vero devoto di Dio brillano gli occhi. A tale proposito riportiamo la testimonianza di Mark Twain – famoso scrittore americano:
Nei miei viaggi ho conosciuto e visto moltissime persone. A nessuna brillavano gli occhi quanto a Johann Strauss e a Nikola Tesla. Sono felice di aver avuto il privilegio di conoscerli entrambi. -
Daily Sadhana del 24 Ottobre 2025
La qualità più importante è la purezza. Oggi tutto è inquinato. L’acqua, l’aria e tutti e cinque gli elementi sono contaminati. Di conseguenza, anche la mente dell’individuo è contaminata.
Come si può conseguire la purezza?
Colmate le vostre menti di pensieri rivolti a Dio, dedicate tutte le vostre azioni a Dio e considerate Dio come il Motivatore interiore.
— Sri Sathya Sai Baba, 23 Novembre 1993
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Pensiero del Giorno del 24 Ottobre 2025
La giovinezza è la fase in cui ci si entusiasma per molte cose. È necessario controllare queste passioni ed eccitazioni per mezzo della recitazione del Nome di Dio. Dite a voi stessi: “Pensieri così impuri non sono buoni né appropriati a me. Sono solo nuvole passeggere; verranno e se ne andranno. La mia vita è eterna, e questi pensieri sono effimeri come le nuvole di passaggio“.
Il cuore è paragonabile al cielo, la mente alla luna e l’intelletto al sole. Nubi di pensieri giungono nel cielo del cuore e coprono il sole e la luna. Talvolta, durante la giovane età, arrivano nuvole molto dense di pensieri. In siffatta condizione non si riesce a vedere né il sole né la luna. Ma per quanto tempo il sole o la luna rimarranno invisibili? Solo per pochi momenti, perché questi pensieri sono come nuvole di passaggio. Siate pazienti e le nuvole si allontaneranno da sole. Aggrappatevi saldamente alla pazienza. Non abbiate fretta.
La fretta genera spreco. Lo spreco genera preoccupazione. Dunque, non abbiate fretta. La fretta non è buona, specialmente a quest’età; mantenete Shantam (pace). Non esiste benessere al di fuori di questo Shantam. Per questo motivo Tyagaraja affermò: “Si può essere un danti (asceta) o un vedanti (filosofo), ma non si può ottenere la felicità senza shantam“. La pace è davvero essenziale nella vita, sia a livello del corpo che della mente.
— Discorso Divino del 24 Giugno 1996
Un cuore puro e limpido è l’arma con la quale potete rimuovere l’ego.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 23 Ottobre 2025
Fate in modo che la fiamma del vostro amore sia costante, non tremolante. Non vi è pratica spirituale più grande dell’Amore. Questa è la pratica spirituale che dovete adottare. Questa è la pratica divina.
— Sri Sathya Sai Baba, 25 Ottobre 2004
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La proposta di auto indagine del giovedì
In merito al PdG del giovedì, proponiamo alcune domande per favorire una maggiore riflessione
1. Quanto si è disposti ad accettare con fiducia gli eventi della vita, anche quando appaiono difficili o dolorosi, senza giudicarne la frequenza e l’intensità? In altre parole, in quale misura viene realmente accettata la volontà di Dio, anche quando si manifesta attraverso situazioni non piacevoli e incomprensibili?
2. Come può essere mantenuta ferma la determinazione spirituale di fronte alle prove, senza cedere alla tentazione di abbandonare il cammino a causa delle difficoltà incontrate? Vale a dire, quando si è di fronte alle difficoltà quotidiane, o prove, viene mantenuta la fermezza nella devozione o si tende ad abbandonarla?
3. Qual è il rapporto tra sofferenza e crescita interiore, e in che modo le esperienze amare possono rivelarsi necessarie per il conseguimento di un bene superiore? Ossia, si è disposti a vedere nel dolore uno strumento di crescita spirituale, oppure si continua a rifiutarlo come qualcosa da evitare a tutti i costi?
4. Fino a che punto si è disposti a trasformare se stessi attraverso il sacrificio e la purificazione – come il metallo nel fuoco o il diamante sotto il taglio – per raggiungere una condizione di autentico Amore Divino? In modo più diretto, nelle critiche o nel giudizio altrui, si riesce a preservare l’Amore Divino senza lasciarsi condizionare?
5. Che significato assume l’abbandono totale, o resa alla Volontà Divina, e come si manifesta concretamente nel distacco dal desiderio di ottenere qualcosa da Dio? Più semplicemente, si vive nella costante richiesta a Dio, oppure si riesce a lasciare con fiducia ogni cosa nelle Sue mani, riconoscendo il Suo benefico Amore?
Di norma la proposta delle domande inerenti al PdG del giovedì, finalizzate ad una più profonda auto indagine, le pubblichiamo il giovedì sia sul nostro canale Telegram Sathya Sai – Pensiero del Giorno [Official], sia sulla NL.
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Pensiero del Giorno del 23 Ottobre 2025
Accettate quello che Dio vi dà. Accettate qualunque cosa Egli faccia. Non domandatevi se sia buona o meno. Quello che potreste considerare come cattivo, il suo risultato potrebbe rivelarsi buono. Quando soffrite di febbre malarica, il medico vi somministrerà una mistura di chinino, che è molto amara. La medicina può essere amara, ma il suo effetto sarà benefico per voi, poiché guarirà la vostra malattia.
Inizialmente, potreste trovare molto difficile la devozione. Ma non dovreste mai abbandonare il vostro proposito per timore delle difficoltà. Molte persone nobili affrontarono numerose difficoltà e compirono intense penitenze per raggiungere la Divinità. Il piacere si trova tra due dolori. Senza dolore non può esserci piacere. Sperimenterete una vera felicità solo dopo aver affrontato le difficoltà.
La canna da zucchero vi darà forse lo zucchero integrale semplicemente chiedendolo, senza schiacciarla ed estrarne il succo? Il diamante acquisterà un vero valore solo dopo molti tagli. Senza essere tagliato avrà poco valore. Potete preparare gioielli bellissimi solo quando mettete l’oro nel fuoco e lo battete con un martello. Similmente, potrete sperimentare la beatitudine divina solo quando svilupperete l’Amore divino senza curarvi delle critiche altrui e sopportando tutte le difficoltà.
— Discorso Divino del 20 Giugno 1996
Il saggio non chiederà nulla a Dio, ma lascerà ogni cosa a Dio.
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Daily Sadhana del 22 Ottobre 2025
L’esercizio spirituale (sadhana) deve condurre lontano per conquistare la consapevolezza costante integrata dell’essere (sat), della consapevolezza (chit) e della beatitudine (ananda). Ma si può iniziare con piccole cose. Potete evitare di arrecare disturbo agli altri, vero? Anche se non siete in grado o non desiderate rendere servizio al prossimo, almeno se vi asterrete dal causare danni, questo è già un servizio meritorio.
— Sri Sathya Sai Baba, 21 Settembre 1960
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Pensiero del Giorno del 22 Ottobre 2025
Il significato delle tre lettere che compongono il nome Sai deve essere compreso.. “S” sta per Service (Servizio). “A” sta per Adoration (Adorazione). “I” sta per Illumination (Illuminazione). Queste tre rappresentano rispettivamente Karma, Bhakti e Jnana. Sai insegna queste tre vie. Tutti e tre i concetti sono ugualmente importanti. Sai è una combinazione delle tre vie spirituali dell’Azione, della Devozione e della Saggezza. Proprio come il suono Pranava è formato dalle tre lettere “A“, “U“, “M” (OM), Sai rappresenta le tre forme di sadhana spirituale.
Nell’Organizzazione Sai questo triplice esercizio deve essere compreso correttamente. I sevak di Sai devono sviluppare l’Amore dentro di sé, condividerlo con il prossimo e colmare il mondo intero d’Amore. Il vero Amore deve essere distinto dai vari tipi di attaccamento.
Quell’Amore è sinonimo di Dio. L’Amore è Dio. Vivete nell’Amore. L’Amore di Dio proviene dalle profondità del cuore. I sevak di Sai devono comprendere questo Amore ed offrire servizio con il giusto spirito a tutta l’umanità.
— Discorso Divino del 18 Novembre 1995
Lo scopo del Seva (servizio sociale altruistico) è il raffinamento della propria buona natura, piuttosto che il sollievo al prossimo.
Con Amore,
Baba -
Il rotolo di pergamena sigillato
Da tempo sollecitava il suo maestro affinché gli rivelasse quale fosse il suo destino, ma lui sorrideva e passava oltre.
Un giorno, lo vide venirgli incontro con un rotolo di pergamena sigillato in mano.
“Questo contiene il tuo destino“, disse. “Ma non aprirlo ancora. Prima, vai nella pianura silenziosa e siediti. Quando avrai compreso il suono del vento tra i fili d’erba, allora potrai rompere il sigillo“.
Colmo di eccitazione, il discepolo viaggiò per giorni fino a raggiungere la vasta pianura. Si sedette e attese come da istruzioni impartite.
Dopo alcuni giorni passati in reverente ascolto, del solito fruscio iniziò ad apprezzarne le diverse sfumature. S’impegnò con maggiore rigore e così, dopo qualche tempo, riuscì persino a distinguere le infinite sfumature: un gemito lieve, un sospiro, un canto gioioso.
I mesi volarono. Assorto nel cosciente ascolto dimenticò il rotolo riposto nella sua bisaccia. Un giorno, all’improvviso, un suono emerse da un luogo profondo dentro di sé. Sembrava lo stesso identico suono che trasportava il vento. Lo ascoltò più attentamente e gli parve che fosse il vento a replicare questo genuino suono.
In quel preciso momento, finalmente, realizzò. Estrasse la pergamena, spezzò il sigillo con animo sereno, quasi ne conoscesse il contenuto. La pergamena si srotolò. Lui rise di pura gioia. Non conteneva una parola, né un segno. Era totalmente vuota, come la sua mente ora.
Aveva impiegato molti anni a leggere la mappa, ma scoprì qui e ora che il tesoro era stato sempre dentro di lui. Il dovere non era decifrare un enigma, bensì sedersi nella vallata interiore, ascoltare e arrivare a sé stessi. Il destino non era scritto da nessuna parte, se non nel battito del suo stesso cuore.
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Daily Sadhana del 21 Ottobre 2025
State adorando molteplici forme del divino. Tuttavia, non potete permettervi di dimenticare la vostra innata divinità. In realtà, siete voi stessi ad attribuire al divino numerosi nomi e forme. Ma il divino è uno solo, ed è immutabile. Quella divinità eterna ed immutabile è immanente in voi.
— Sri Sathya Sai Baba, 25 Ottobre 2004
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Pensiero del Giorno del 21 Ottobre 2025
La visione cosmica può essere acquisita osservando l’Universo, oppure contemplando il proprio Cosmo interiore. L’uomo deve soltanto scoprire sé stesso. Nella cittadella del corpo, vi è il tempio a forma di loto del cuore, con il sottile akasha (spazio) al suo interno. In esso sono contenuti cielo e terra, fuoco e aria, sole e luna, stelle e pianeti — tutto quello che è nel mondo visibile, tutto quello che lo sostiene e tutto quello in cui esso s’immerge.
Invece di ruotare intorno alla terra nei regni superiori dello spazio e progettare di atterrare sulla luna o su Marte, se solo l’uomo progettasse e si preparasse a viaggiare nel proprio reame interiore, quale sublime gioia e pace potrebbe raggiungere! Le sue conquiste attuali nel vasto silenzio dello spazio esterno sono tutte motivate dalla paura e diffondono soltanto ulteriore paura.
La vittoria conquistata con le armi e protetta dalle armature non è qualcosa di cui gioire; è fragile ed precaria. È zeppa di pericoli e può sgretolarsi alla minima folata di vento. Ma la vittoria conseguita mediante l’Amore e la compassione trasforma il vinto e lo rende un compagno perenne.
— Discorso Divino del 24 Ottobre 1965
Il dominio terreno e le ricchezze mondane sono impotenti dinanzi al dominio spirituale sui sensi, alle ricchezze spirituali della conoscenza di sé e della fiducia in sé stessi.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 20 Ottobre 2025
Voi non comprendete ora la vostra grande fortuna nell’avere Me come Guida. Io non Mi fermerò sinché non vi avrò riformato tutti. Le fondamenta della Mia opera sono state completate; ora, su di esse, sorgerà la struttura.
— Sri Sathya Sai Baba, 20 Ottobre 1963
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20 Ottobre

20 OTTOBRE – Dichiarazione di Avatarità
Gli Avatar scendono perché il mondo sta evolvendo sulle fondamenta di sabbia della sensorialità.
DD del 28 Febbraio 1964
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Pensiero del Giorno del 20 Ottobre 2025
Si potrebbe chiedere quale sia il karma che determina l’avvento degli Avatar. Per le Incarnazioni Divine, il karma non è la causa. Le deprecabili azioni dei malvagi, le buone azioni e l’anelito dei giusti sono responsabili dell’avvento degli Avatar.
L’Avatar Narasimha (il Divino incarnato come metà uomo e metà leone) avvenne grazie alla grande devozione di Prahlada e alle cattive qualità di Hiranyakashipu (padre di Prahlada). La discesa del Divino avviene in risposta agli aneliti e alle azioni degli uomini e non a causa di alcun karma del Divino. Questo può essere compreso mediante una semplice illustrazione.
I raccolti che crescono sul terreno guardano al cielo in attesa della pioggia. Non possono raggiungere le nuvole. Le nuvole devono scendere sotto forma di pioggia per fornire acqua ai raccolti. Per citare un altro esempio: c’è un bambino sul pavimento. Desidera la madre. Non può saltare sino a lei. La madre deve chinarsi, prenderlo e coccolarlo. Allo stesso modo, per offrire sollievo ai devoti, per proteggerli e sostenerli, il Divino viene nella forma umana. Questo è descritto come Avatarana (la discesa di Dio sotto forma di incarnazione). Dio discende dal Suo elevato livello per dare gioia ai Suoi devoti.
— Discorso Divino del 15 Settembre 1988
Qual è la Mia direttiva? Qual è la cosa che Mi dà piacere? Cosa desidero? Solo una cosa: Amore, Amore, Amore. Questa è l’arma più potente di Sai.
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Daily Sadhana del 19 Ottobre 2025
ora in un punto, ora in un altro, ma la morte non darà alcun preavviso, né dirà “pronti” aspettando che voi lo siate. Pertanto, siate pronti sempre, affinché possiate dare una buona impressione con il Nome di Dio sulle labbra e la Sua Forma nel vostro cuore purificato.
— Sri Sathya Sai Baba, 20 Ottobre 1963
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Pensiero del Giorno del 19 Ottobre 2025
Tutte le festività del Bharata possiedono un intimo significato divino. A Bharata le festività vengono celebrate per dimostrare l’immanenza della Divinità nell’umanità. Anche Deepavali insegna all’umanità un sacro significato interiore. Nessun altro elemento in questo mondo è tanto significativo quanto la luce. È la luce che ci mostra la via dissipando l’oscurità. È grazie alla luce che l’uomo può adempiere ai suoi doveri quotidiani.
La fiamma di una lampada ha due qualità significative. Una è quella di scacciare l’oscurità; l’altra è il movimento continuo verso l’alto. Anche se una lampada viene posta in un pozzo, la fiamma si dirige verso l’alto. Gli antichi hanno insegnato che il movimento ascendente della fiamma rappresenta il cammino della saggezza e della Divinità. Tuttavia, la luce esterna può disperdere soltanto le tenebre esterne, non l’oscurità dell’ignoranza nell’uomo.
Quando Hanuman diede fuoco a Lanka, sebbene vi fosse luce ovunque, il cuore di Ravana era colmo di oscurità. L’ignoranza è la causa della nascita e della morte. Colui che è nell’ignoranza rinasce ancora e ancora — Punarapi Jananam Punarapi Maranam. Ma colui che possiede la saggezza non ha né nascita né morte.
— Discorso Divino del 19 Ottobre 1998
La verità dell’affermazione vedica “Ekoham bahusyam – L’Uno volle diventare i Molti” è esemplificata dall’accensione di molte lampade con la fiamma di una sola.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 18 Ottobre 2025
L’istruzione e la ricchezza sono buone di per sé, ma quando vengono impiegate in modo improprio, diventano dannose. La responsabilità ricade nella condotta delle persone coinvolte. L’umanità consiste nel condurre una vita libera dall’egoismo e dal desiderio egoistico.
— Sri Sathya Sai Baba, 01 Ottobre 1995
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Pensiero del Giorno del 18 Ottobre 2025
In questo mondo la parola ha un valore superiore alla banconota. Nell’antichità, le persone attribuivano un’importanza immensa alla parola. Con l’aiuto della parola, riuscivano a diventare ricchi e prosperi; potevano persino conquistare regni. L’uomo diventa virtuoso solo quando la sua parola è buona; diventa malvagio quando la sua parola è cattiva.
La parola promuove l’amicizia. Può anche creare differenze tra amici. La parola favorisce l’affinità tra i parenti. Può anche generare discordia. Gli effetti della parola non si esauriscono soltanto alle questioni effimere e mondane; la parola influisce anche sul nostro progresso spirituale. La parola può perfino causare la morte. La parola può anche salvare la vita di una persona. La parola dolce vi procura rinomanza e celebrità.
Poiché oggi l’uomo ha perso la dolcezza nel parlare e l’amabilità del carattere, è sottoposto a innumerevoli prove e sofferenze. Ecco perché ripeto agli studenti di tanto in tanto: “non potete sempre accontentare tutti, ma potete sempre parlare con gentilezza“. Quando la conversazione è buona, l’uomo diventa un eroe. Al contrario, se la parola non è buona, l’uomo diventa uno zero.
— Discorso Divino del 26 Aprile 1999
Una fragranza cosparsa sul corpo può piacere alla compagnia che ci circonda, ma i buoni pensieri ed una conversazione amabile piacerà di più e per un tempo maggiore.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 17 Ottobre 2025
Ognuno dovrebbe manifestare la propria divina essenza quale scintilla del Divino. Il nascere come essere umano è il risultato di azioni meritorie compiute in molte vite. L’uomo deve condurre una vita esemplare.
— Sri Sathya Sai Baba, 01 Ottobre 1995
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Pensiero del Giorno del 17 Ottobre 2025
Qualcuno all’esterno vi sta insultando; fintantoché l’insulto rimane al di fuori della portata dei vostri organi di senso, voi non ne siete in alcun modo colpiti. Però, non appena le parole offensive raggiungono le vostre orecchie, vi infuriate e vi agitate oltre ogni controllo. Qual è la ragione del vostro turbamento?
Considerate ora un esempio opposto: qualcuno all’esterno vi sta lodando, sta esaltando le vostre ammirevoli qualità. Sinché non avrete udito le sue parole di lode, non provate alcuna gioia, né nutrite alcun sentimento di affetto verso di lui. Tuttavia, non appena le sue parole di lode raggiungono le vostre orecchie, vi rallegrate e sviluppate un grande amore per colui che le ha pronunciate.
Qual è la ragione dell’odio nel primo esempio e dell’amore nel secondo? È soltanto il contatto tra i sensi e i loro oggetti. Così diventa evidente che i sensi possono godere di pace solo quando non entrano in contatto con gli oggetti sensoriali. Oppure, si dovrebbe essere in grado di mantenere l’equanimità nonostante il contatto tra i sensi e i loro oggetti, e a prescindere dal fatto che l’esito di tale contatto sia piacevole o meno. Bisogna tuttavia riconoscere che non è né facile, né sempre possibile impedire il contatto tra i sensi e i loro oggetti. Al contrario, è possibile, mediante un certo sforzo, sviluppare un atteggiamento bilanciato.
— Summer Showers del 23 Maggio 1990
Non gonfiatevi quando venite lodati, non abbattetevi quando siete biasimati. Siate un leone spirituale, al di là di entrambi.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 16 Ottobre 2025
Essere umani significa avere armonia tra pensiero, parola e azione. La mancanza di tale armonia è causa di degradazione. Le persone dovrebbero imparare a rispettarsi reciprocamente. Il Divino dimora in ognuno.
— Sri Sathya Sai Baba, 01 Ottobre 1995
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Pensiero del Giorno del 16 Ottobre 2025
La devozione non dovrebbe essere confinata entro le quattro mura della stanza del santuario né ai pochi minuti in cui praticate Dhyana (meditazione). È una Sadhana (disciplina spirituale) a tempo pieno. La vostra devozione deve esprimersi come adorazione di ognuno, come incarnazione vivente della Divinità. Vedete Dio in ogni persona, persino in coloro che considerate vostri nemici.
Praticate quel tipo di Amore ampio e inclusivo. Come potete trarre felicità mostrando amore e reverenza a un idolo di pietra che non risponde né riflette i sentimenti? Gli esseri viventi vi restituiranno apprezzamento e gratitudine, e vi augureranno il bene. Potrete vedere la gioia crescere sui loro volti. Questo vi darà soddisfazione. Se non riuscite a educare voi stessi ad amare il vostro prossimo, come potete seguire il sentiero della dedizione a Dio?
Scoprite le difficoltà e i problemi che gravano sugli altri e aiutateli, nella misura del vostro possibile, a superarli e a condurre la loro vita in modo che non si ripresentino. Imparate a vivere con gli altri uomini; condividete le vostre gioie e i vostri dolori con gli altri; siate tolleranti, non autoritari.
— Discorso Divino del 16 Marzo 1973
Sebbene il servizio all’umanità sia sacro, a meno che non sia immerso nel più grande ideale della Divinità, gli uomini non ne trarranno beneficio, per quanto grande sia il servizio.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 15 Ottobre 2025
La Verità è una (Ekam Sath). L’unità è Verità. L’unità è Divinità. Dio non è separato da voi. Dio è manifesto in voi. Sfortunatamente, voi avete dimenticato questa verità. Se dimenticate la vostra stessa natura, questo equivale a dimenticare ogni altra cosa. Non dimenticate mai la vostra realtà.
— Sri Sathya Sai Baba, 25 Ottobre 2004
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Pensiero del Giorno del 15 Ottobre 2025
Se indagate in modo approfondito scoprirete che in questo mondo la stessa cosa assume diversi nomi e forme, ed è utilizzata in molteplici modi. Il seme è uno e da esso emergono il tronco, i rami, i rametti, le foglie, i fiori e i frutti dell’albero. Tutti questi hanno nomi e forme differenti e sono impiegati in modi diversi.
Ekoham Bahusyam – l’Uno ha voluto diventare i molti. Benché Dio sia uno, Egli assume molti nomi e forme. Qui, occorre indagare sui due tipi di cause: una è la Nimitta Karana (causa strumentale) e l’altra è la Upadana Karana (causa materiale). Per un vaso, il vasaio è Nimitta Karana, mentre la creta è la Upadana Karana. I vasi possono rompersi e perdere la loro forma, tuttavia la creta rimane immutabile. Dalla stessa creta, il vasaio crea tipi diversi di vasi. Anche se i vasi si rompono, la creta non subisce alcun cambiamento.
Potete trasformare gli ornamenti in nomi e forme diversi, l’oro rimane lo stesso. Dio, che è la Upadana Karana dell’universo, assume anche il ruolo di Nimitta Karana, il Creatore, e crea oggetti ed esseri con differenti nomi e forme!
— Discorso Divino del 06 Settembre 1996
Se comprendete il Creatore potete conoscere facilmente tutto sulla creazione.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 14 Ottobre 2025
La realtà non si trova in qualche luogo lontano. Essa è dentro di voi. La vostra stessa natura è realtà. Come potete realizzare questa verità? Solo coltivando un Amore puro, altruistico e divino.
— Sri Sathya Sai Baba, 25 Ottobre 2004
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Pensiero del Giorno del 14 Ottobre 2025
Chi è Manava (uomo)? Manava è colui che possiede Manas (mente). Cosa si intende per mente? La mente è semplicemente un insieme di pensieri e desideri. L’uomo diventa un autentico essere umano quando tutti i pensieri sono vincolati alla Verità. L’umanità si manifesta in una tale persona come buona e nobile condotta.
Oggi, i pensieri veritieri sono assenti in modo evidente. Se affolliamo le nostre vite di pensieri basati sulla falsità, allora l’intero mondo sarà colmo di menzogna. Pertanto, eliminate tutte le cattive qualità dentro di voi; sviluppate qualità buone, e sforzatevi di sperimentare la Divinità – questa è la vera sadhana (pratica spirituale). Qual è il vero significato della sadhana? Tramutare il male in bene è sadhana. A cosa serve affermare di praticare la sadhana se questo fondamentale principio non viene osservato?
Nel nome della sadhana, chiudete gli occhi e fate scorrere i grani del rosario, però la mente vaga ovunque! Questa non è sadhana! Dobbiamo espellere i pensieri cattivi, i sentimenti negativi e le tendenze malvagie, e sostituirli tutti con pensieri buoni, sentimenti nobili e abitudini sacre. Purificare il male e sostituirlo con il bene è quello di cui si occupa la sadhana.
— Summer Showers del 27 Maggio 2000
Il seva è la migliore sadhana per sopprimere la diabolica attrazione della mente verso i desideri.
Com Amore,
Baba -
Se si apprezza la vecchiaia…
La vecchiaia non è una condanna, ma una rivelazione.
— Julio Iglesias —
Ritiratosi a vita strettamente privata nella sua villa di Punta Cana (Rep. Domenicana), Julio contempla il mare, medita, ascolta musica classica, i suoi vecchi album, legge Seneca e Marco Aurelio.
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Daily Sadhana del 13 Ottobre 2025
Regolando la vostra dieta ed evitando certe cattive abitudini, potrete preservare la vostra salute. Una quantità moderata di cibo e un cibo puro (satvico) promuoveranno l’equilibrio mentale e anche la felicità fisica.
— Sri Sathya Sai Baba, 21 Settembre 1960
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Pensiero del Giorno del 13 Ottobre 2025
Le Scritture (Shruti) prescrivono che l’uomo debba guadagnare quanto basta per il proprio sostentamento mediante mezzi onesti, e impiegare il resto del proprio tempo e delle proprie capacità per il bene generale, Dharma-artha. Guadagnate artha (ricchezza) attraverso il Dharma (retta condotta). Allora, si otterrà certamente abbondante Grazia Divina.
Dritarashtra – padre dei 100 Kaurava che combatterono contro i cinque cugini Pandava, i legittimi pretendenti ad una parte del patrimonio ancestrale – non possedeva nessuno di questi due principi; eppure, aveva abbondanti ricchezze, eserciti superiori, maggiore abilità e strategia militare. Tuttavia, dovette assistere alla totale estinzione della propria dinastia e del proprio regno!
La maggior parte degli uomini, come Dritarashtra, segue la falsità e ignora la verità; accumula quello che è triviale e trascura quello che è essenziale. Non si rendono conto che la morte li segue silenziosamente; non notano la rapidità con cui passa il tempo; non sanno quanto sia preziosa l’opportunità che il corpo umano, l’intelletto, la società e l’eredità che questa ha accumulato per lui, gli hanno concesso, qui e ora! Non sono consapevoli che la stessa scintilla di Divinità che illumina ogni loro pensiero, parola e azione, sta animando anche ogni altro essere nell’Universo!
— Discorso Divino del 24 Marzo 1973
La ricchezza guadagnata calpestando la moralità non ha più valore del fango! Una tale ricchezza non può durare né concedere felicità.
Con Amore,
Baba -
Daily Sadhana del 12 Ottobre 2025
Il Divino è onnipresente ed è presente in ognuno e in ogni oggetto. Questa verità deve essere realizzata attraverso il messaggio espresso dall’inspirazione e dall’espirazione che avvengono in ogni persona 21.600 volte al giorno. Ogni atto del respirare proclama il messaggio: Sohum – Io sono Lui. Con ogni respiro, il messaggio viene rivelato: “Io sono Dio“. Realizzando questa unità, tutte le azioni dovrebbero essere compiute come un atto di dedizione al Divino. Una beatitudine senza fine può essere sperimentata in tale stato mentale!
— Sri Sathya Sai Baba, 14 Ottobre 1994
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Pensiero del Giorno del 12 Ottobre 2025
È essenziale che ogni ragazzo e ogni ragazza apprendano e pratichino i principi etici fondamentali per la fioritura della loro vera natura. Il loro primo dovere è riconoscere la divinità presente in ciascuno di loro. Nei tempi antichi, gli studenti erano soliti pregare la Dea della conoscenza, Saraswati, affinché li rendesse buoni, veritieri e di bell’aspetto. Bello è chi fa cose belle. Dove esistono verità e bontà, la bellezza è presente come naturale conseguenza.
Sono i tratti distintivi di un uomo colto la padronanza dei sensi e l’osservanza del codice di disciplina accettato. Nel pellegrinaggio della vita, l’uomo deve guidare la propria condotta secondo certi principi morali noti come Niti. Niti deriva dalla parola “nita“, che significa quello che è giusto o appropriato. Per l’uomo, la retta condotta è la via regale per raggiungere lo stato più elevato nella vita.
Quando la moralità declina in un uomo, in una società o in una nazione, quell’uomo, società o nazione va incontro alla distruzione. La perdita della moralità può persino causare la distruzione di un’intera civiltà costruita attraverso i secoli. Senza moralità, le persone periscono. La moralità è il respiro vitale dell’umanità.
— Discorso Divino del 21 Agosto 1986
Abbiate fede nella verità e siate saldi nella moralità. Non dovete temere nessuno, poiché Dio sarà al vostro fianco.
Con Amore,
Baba -
Qualcosa da cogliere e da coltivare
L’altro ieri avevo scritto un post, una sorta di chiamata alle armi contro il famigerato chat controll. Stavo per pubblicare quando è arrivata la notizia che la sua votazione, prevista per il 14 Ottobre pv, è stata rinviata a data da definire. Le giustificazioni a corredo aggiungevano menzogne alla menzogna.
Rinviare l’obiettivo non significa annullarlo. Dimostra soltanto che la voglia delle autorità europee di spiare i cittadini nella loro riservatezza è solo rimandata. Il pericolo non è debellato, si ripresenterà presto sotto nuove spoglie.
Grazie alle mobilitazioni delle piazze, ma soprattutto a quelle online, in cui gli esperti indipendenti del settore informatico che lavorano nel campo delle tecnologie e della sicurezza informatica, hanno smontato ogni punto del piano della Commissione Europea (CE). I loro “esperti” si sono dileguati, hanno evitato ogni sano confronto, evidenziando così quanto enorme e profondo sia il divario fra cittadini e stanze del potere.
La propaganda con cui la CE tentava di far gradire alle masse il chat control, salvare i bambini dalla pedopornografia online, non era in linea con i loro veri obiettivi. Esattamente come l’identità digitale e il wallet europeo che vengono promossi come facilitazioni per il cittadino, quando in realtà sono il suo cappio al collo. Accettandoli, i cittadini daranno un enorme e ingiustificato potere sulla propria vita ai governanti. Questo non è dharmico. È quello che Giovanni Evangelista preconizzò “Tenevano il numero della bestia nella mano destra“. Notoriamente, la mano destra simboleggia potere e benedizione, a seconda delle circostanze.
Un altro risultato conseguito dalle piazze e dalla mobilitazione online riguarda Gaza. Il piano di pace proposto da Trump, va detto chiaro, è un disperato tentativo di salvare sia la sua faccia di fronte all’elettorato e al dilagante malcontento degli statunitensi, sia quella di Netanyahu che ormai fatica a nascondere le crescenti proteste che riempiono anche le piazze del suo Paese di contestatori che non avvallano più le sue smanie di grandezza.
Israele non rinuncerà ai suoi piani espansionistici, proprio come la CE non abbandonerà il chat control facilmente. Con giustificazioni di facciata li mettono in pausa sinché la pressione esercitata dalle masse nei vari continenti del globo non si attenua.
In tutto questo, cosa c’è da cogliere e da coltivare?
Sotto le vesti della protesta, mossi da una stessa volontà, uniti da uno stesso slogan, “Free Palestine” – quasi una preghiera levata in coro verso l’infinito – popoli diversi, distanti geograficamente e culturalmente, ma animati dallo stesso nobile sentimento, l’amore verso la dignità e la vita di un altro popolo fratello, hanno bloccato, almeno temporaneamente, le disumane mire dell’Occidente collettivo.
Ora, proviamo ad immaginare se questa unità d’intenti fosse costante, non limitata ai soli momenti avversi, bensì attuata regolarmente proprio come il sole risplende anche nelle giornate di pioggia. Cosa accadrebbe in questo nostro pianeta e quale positivo impatto avrebbe nelle nostre vite?
È davvero qualcosa da cogliere e da coltivare. Milioni e milioni di persone, probabilmente senza saperlo, hanno colto l’essenza degli Insegnamenti di Sri Sathya Sai Baba, l’Avatar della nostra era.
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Daily Sadhana del 11 Ottobre 2025
La felicità è la vera santità. La vera beatitudine risiede nel coltivare il Principio dell’Amore e nel condurre una vita di contentezza. Dovremmo essere sempre contenti. Quando non vi è contentezza, le preoccupazioni alzano la testa. Tutti i problemi sono creati dal preoccuparsi.
— Sri Sathya Sai Baba, 14 Aprile 2006
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Pensiero del Giorno del 11 Ottobre 2025
Purificate i vostri strumenti della Coscienza, dedicatevi al servizio affinché possiate indebolire le forze dell’ego, rafforzare le forze dell’unità e coltivate Japa e Dhyana (ripetizione del Nome del Signore e meditazione), affinché possiate elevarvi verso la Divinità — questi sono i passi mediante i quali potete guadagnare e stabilirvi nell’Ananda.
Impegnatevi nei vostri doveri con tutta l’intelligenza e la devozione di cui siete capaci; ma compite i vostri doveri come se fossero atti di adorazione offerti a Dio, lasciando il frutto di tali atti alla Sua Volontà, alla Sua Grazia, alla Sua Compassione.
Non lasciatevi turbare se i risultati che vi aspettavate non si concretizzano; non aspettatevi nulla, semplicemente affidate tutto a Lui! Egli vi ha dato il tempo, lo spazio, la causa, il materiale, l’idea, l’abilità, l’opportunità, la fortuna, e voi avete fatto ben poco di vostro. Dunque, perché dovreste sentirvi come se foste voi gli artefici? Compiete il vostro dovere, come sincera Sadhana!
— Discorso Divino del 24 Marzo 1973
Trattenete tutti i vostri cattivi sentimenti e offriteMi le vostre parole dolci. Offrite a Me tutti i vostri cattivi pensieri e prendete da Me i Miei buoni pensieri.
Con Amore,
Baba -
Stiamo perdendo tempo
Si condivide, nel giorno del suo 41° compleanno, il seguente post di Pavel Durov, fondatore insieme al fratello Nikolai della piattaforma Telegram.
Tocca punti sui quali dovremmo meditare e fare la nostra parte nel difendere la Giustizia, i Valori Umani e Sociali, e la diversità, senza quale non è possibile sperimentare l’Unità.
L’Unità non è omologazione, il rendere tutti uguali e considerare fuorilegge chi esce dallo schema imposto da un altro suo simile. Ovvero, quello che stanno portando avanti oggi la maggior parte dei Governi Occidentali.
Ognuno dovrebbe fare del suo meglio, in rapporto alle proprie capacità e possibilità, per unirsi e combattere questa Guerra contro le forze del male che oggi infestano il mondo.
La spiritualità non è isolarsi o estraniarsi dal mondo, né conformarsi ad un sistema non coerente con le Sacre Scritture. Le ingiustizie vanno pubblicamente denunciate, togliendo loro ogni possibile supporto. Nessun cammino spirituale o Religione concorda con persone, organizzazioni o Governi che operano contro l’uomo, la società o Dio.
Va tenuto ben a mente che colui che omologa è contro lo sviluppo spirituale. Dio non omologa; Dio è per la pluralità, il rispetto della diversità, l’abbondanza e l’aderenza alla Legge Divina.
Geremia 17,5: Maledetto [= sia detto male di] l’uomo che confida nell’uomo, che fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dal Signore.
In altre parole: guai a quell’uomo che si sottomette ad un altro uomo.
Sto per compiere 41 anni, ma non ho voglia di festeggiare.
La nostra generazione sta esaurendo il tempo per salvare Internet libero, costruito per noi dai nostri padri.
Ciò che un tempo era la promessa dello scambio libero di informazioni sta diventando lo strumento definitivo di controllo.
Paesi un tempo liberi stanno introducendo misure distopiche come le identità digitali (Regno Unito), i controlli sull’età online (Australia) e la scansione di massa dei messaggi privati (Unione Europea).
La Germania sta perseguitando chiunque osi criticare i funzionari su Internet. Il Regno Unito sta imprigionando migliaia di persone per i loro post. La Francia sta indagando penalmente i leader tecnologici che difendono la libertà e la privacy.
Un mondo oscuro e distopico si sta avvicinando rapidamente – mentre noi dormiamo. La nostra generazione rischia di passare alla storia come l’ultima ad avere delle libertà – e ad averle lasciate portare via.
Ci hanno nutriti con una menzogna.
Ci hanno fatto credere che la lotta più importante della nostra generazione fosse distruggere tutto ciò che i nostri antenati ci hanno lasciato: tradizione, privacy, sovranità, libero mercato e libertà di espressione.
Tradendo l’eredità dei nostri antenati, ci siamo messi su un cammino di autodistruzione – morale, intellettuale, economica e, infine, biologica.
Quindi no, oggi non festeggerò. Il tempo sta finendo per me. Il tempo sta finendo per tutti noi.
Buon Compleanno, Pavel!